Non poteva chiudere meglio questa stagione trionfale Casey Stoner (Repsol Honda), che a Phillip Island, nella sua Australia, vince e stravince e conquista il suo secondo mondiale nel giorno del suo 26° compleanno.
A due gran premi dalla fine della stagione 2011 infatti, il campione australiano ha la certezza matematica del primo posto guidando con 325 punti la classifica ed avendone 65 in più del suo rivale diretto, Jorge Lorenzo (260) che a causa di un infortunio non prende parte alla gara.
Al via della 16esima prova della stagione MotoGP 2011, scattano bene Casey Stoner (Repsol Honda), Nicky Hayden (Ducati Team) e Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini), ai quali si accodano Andrea Dovizioso (Repsol Honda), Álvaro Bautista (Rizla Suzuki), Dani Pedrosa (Repsol Honda) e Valentino Rossi (Ducati Team), autore di un ottimo avvio.
L’australiano sin dalle prime curve comincia a spingere con l’intenzione di creare gap, mentre pochi metri dietro ha inizio una serie di sorpassi che al termine del primo giro vedono Simoncelli occupare la seconda posizione, seguito da Dovizioso e Pedrosa, con Hayden scivolato in quinta piazza davanti a Bautista e il compagno di squadra Rossi.
Stoner a testa bassa continua a far lievitare il proprio vantaggio sul resto della classe, riuscendo a portarsi a più di 5 secondi dall’inseguitore Simoncelli. Proprio alle spalle dell’italiano vanno in scena un paio di battaglie con protagonisti i piloti Repsol Honda Dovizioso e Pedrosa, e poco dietro, Bautista e Hayden.
Al 15º giro Pedrosa riesce ad avere la meglio sul compagno si squadra Dovizioso, salendo così in terza posizione, mentre dopo una sola tornata è abile Rossi ad infilarsi in sesta piazza fra Bautista e Hayden.
Purtroppo il numero 46 di Ducati deve fare i conti con la sfortuna, e giunto all’altezza della curva numero 10, proprio mentre cercava di salire 5º ai danni di Bautista, perde l’anteriore della Desmosedici, finendo dritto sulla ghiaia ed abbandonando così in anticipo la gara australiana.
Con Stoner lanciato nella sua corsa solitaria, subito dietro decide di fare sul serio il trio Simoncelli, Pedrosa, Dovizioso. Proprio quest’ultimo fa la prima mossa, e quando mancano sette giri al termine l’italiano si mette alle spalle il compagno di squadra ritornando così in terza posizione, all’inseguimento del connazionale del team San Carlo Honda Gresini.
L’arrivo della pioggia nei minuti finali della gara costringe al cambio moto alcuni piloti, mentre per altri il destino riserva un’amara conclusione sulla ghiaia. A quattro tornate dalla conclusione cade Bautista, e solo qualche chilometro dopo è la volta del rookie Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech 3) e di Hiroshi Aoyama (San Carlo Honda Gresini).
Non cambiano le cose in vetta, con Stoner che sfrutta il proprio vantaggio per concludere la gara con relativa tranquillità, gestendo al meglio la RC212V sull’asfalto bagnato di Phillip Island. Alle sue spalle va in scena l’ultimo duello della giornata con protagonisti i due italiani Simoncelli e Dovizioso. Quando mancano 3 giri alla conclusione, il pilota Repsol Honda supera il connazionale di San Carlo Honda Gresini che però decide di giocarsi il tutto per tutto incollandosi al posteriore della Honda numero 4 e preparando la stoccata finale che gli regala la conclusione finora più importante della sua avventura in MotoGP.
Casey stoner vola sul traguardo in prima posizione, laureandosi Campione del Mondo MotoGP per la seconda volta. Complice l’uscita di scena di Jorge Lorenzo, infortunatosi nei minuti finali della sessione di rifinitura mattutina, l’australiano conquista il titolo mondiale con 2 turni d’anticipo festeggiando nel migliore dei modi il 26º compleanno. Giornata da incorniciare anche per Honda, che grazie alla vittoria di Stoner si aggiudica il 60º titolo Costruttori.
Chiude 4º l’altro pilota Repsol Honda Dani Pedrosa, seguito da Colin Edwards (Monster Yamaha Tech 3) in quinta posizione, Randy De Puniet (Pramac Racing) in sesta, Nicky Hayden (Ducati Team) in settima, Toni Elias (LCR Honda) in ottava, Loris Capirossi (Pramac Racing) in nona, e Karel Abraham (Cardion AB Motoracing) in decima.