Sulle note chiassose dei motori, la pista di Losail da un caloroso benvenuto alla prima tappa del Gran Premio, in atmosfera di novità e grossi punti interrogativi.
Cambiano le moto, cambiano i regolamenti, le voci della telecronaca e persino i protagonisti di prove e qualifiche. Appassionati in subbuglio e professionisti in confusione nel prevedere il risultato della prima gara.
Dubbi che sono stati spazzati lontano con il via della bandiera a scacchi, che segnando ufficialmente l’inizio della stagione, vede una partenza spettacolare da parte di Jorge Lorenzo. Una fionda incattivita, zittisce le male lingue e i cattivi presagi di test invernali e apre le danze allungando in maniera spaventosa già dalle prime curve. Un errore imperdonabile pero’, lo catapulta sull’asfalto facendolo strisciare per metri e lasciando il volto scoperto alla rabbia, nonostante il casco ancora indossato.
Lo spagnolo lascia campo libero al connazionale Marc Marquez, rivale principale, alle prese con un’assenza concreta durante i test ed un infortunio subìto alle porte del mondiale. Ancora zoppicante, l’attuale campione del mondo da vita ad uno spettacolo alieno, insieme a Valentino Rossi, confermandosi un campione nonostante la giovane età. Due generazioni a confronto, un rispetto sportivo impeccabile ed uno tifoso dell’altro, concludono la gara con la voglia ognuno di riconfermare se stesso.
L’orgoglio del bel paese e la voglia di lottare di Valentino Rossi, fanno si che la bandiera italiana sventoli sul podio del Qatar, una seconda posizione guadagnata, sudata, ma forse non meritata. Un’assenza ingombrante come quella di Jorge Lorenzo, sfalsa la gara e apre nuovamente il dubbio, con il “se non fosse caduto…“. Mentre ignaro di tutto, Dani Pedrosa porta a casa un podio, assente e poco protagonista, della prima tappa scivolata via, come molti piloti.