Dopo il lungo weekend Argentino, nella sua tappa d’esordio, il Gran Premio motociclistico regala emozioni e sorpassi inaspettati.
Semi protagonista si rivela Jorge Lorenzo, che dopo gli scarsi risultati accumulati nelle precedenti tappe, tra scivoloni ed errori da principiante, riesce finalmente ad ottenere un podio, bonariamente relativo. Primi punti consistenti nelle tasche del maiorchino, ottimi ai fini della classifica mondiale, se non fossero arrivati soltanto alla terza tappa. Se poi cambiamo prospettiva ed osserviamo la prima parte della gara, dove il suo dominio era forte e chiaro, allora ci si storce il naso davanti ad un (in)conclusivo terzo posto.
Una partenza perfetta ed un distacco difficile da colmare, se non per Marc Marquez, un’altra moto, un altro talento, un’inesistente difficoltà nel sorpassare la Yamaha del connazionale, che lascia dietro, con tanta di quella semplicità, da risultare banale.
Stranamente motivato, in via del tutto eccezionale, Dani Pedrosa, approfitta del secondo posto di Lorenzo, per finire in un vortice tormentato ed agguantare a forza la sua seconda posizione. La gara finisce con l’ennesimo trionfo spagnolo, mentre Valentino Rossi corre dannatamente con gli stessi tempi dei podisti, se non fosse per Stefan Bradl, che gli devia la traiettoria fino a fargli perdere posizioni, andando incontro ad una rincorsa che non gli spettava di certo.
Il tutto con il solito inno nazionale, anche nel cuore della più insolita Argentina.