Dal mattino al pomeriggio, il miglior crono dei piloti Superbike è sceso di sei decimi in quel di Misano; se nel primo turno Marco Melandri (Aprilia Racing Team) aveva fatto segnare un 1’36.938, nel pomeriggio il cronometro si ferma sul 1’36.370 e l’autore del giro più veloce è Davide Giugliano (Ducati Superbike Team).
Il campione del mondo in carica Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), in seconda piazza, accusa un ritardo di 127 millesimi, mentre Melandri si deve accontentare della terza piazza, ma comunque con un gran bel ritmo, a dimostrazione del suo buon feeling con la pista e la moto, decorata per l’occasione con i colori che riportano alla mente la prima vittoria iridata di Aprilia, ad opera di Loris Reggiani. Chaz Davies (Ducati Superbike Team) si porta in quarta piazza, a soli due decimi e mezzo dal team mate in testa, a seguire, invece, troviamo Loris Baz (Kawasaki Racing Team) ed Alex Lowes (Voltcom Crescent Suzuki). L’altro uomo Aprilia Sylvain Guintoli si ferma solo in settima posizione, dopo aver siglato in mattinata il secondo tempo, ma riesce a mettere i propri tubi di scarico davanti a quelli di Jonathan Rea (PATA Honda World Superbike), Eugene Laverty (Voltcom Crescent Suzuki) e Toni Elias (Red Devils Roma).
Leon Haslam (PATA Honda World Superbike), undicesimo, anticipa il primo pilota EVO, ovvero Niccolò Canepa (Althea Racing), intento a rifarsi sulle sfortune di troppo degli ultimi gran premi. Tre decimi più in là troviamo Ayrton Badovini (Team Bimota Alstare), particolarmente motivato dalla gara di casa, e immediatamente a seguire Claudio Corti che, insieme alla sua MV Agusta, da questo gran premio in poi correrà senza l’appoggio del facoltoso sponsor russo che li aveva accompagnati sino ad ora. David Salom (Kawasaki Racing Team) conclude la zona punti virtuale, mentre tra gli italiani c’è da segnalare Matteo Baiocco (Grandi Corse by A.P. Racing), qui come wild card e classificatosi diciottesimo, Ivan Goi (BARNI Racing Team), diciannovesimo, Alessandro Andreozzi (Team Pedercini), ventitreesimo, e Riccardo Russo (Team Pedercini) che chiude in venticinquesima piazza.
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