Ci ritroviamo quest’oggi nel bel mezzo di una tre giorni di test molto importante per l’Aprilia ART MotoGP, portata in pista direttamente dal sei volte campione del mondo Max Biaggi.
A distanza di un mese dal primo test al Mugello, fermato in parte dal mal tempo, il Corsaro romano ha già portato a termine nella prima giornata una cinquantina di giri indicativi, con lo scopo di far avanzare lo sviluppo della ART (Aprilia Racing Technology), in vista anche del fatidico rientro di Aprilia in MotoGP previsto per il 2016. Il miglior crono fatto segnare nella giornata di ieri è un 1’52.1 e molti sono gli spunti su cui lavorare, perché, a detta degli addetti ai lavori, ampio è il panorama futuro che si prospetta sull’orizzonte della casa di Noale e, con un test rider di tutto rispetto come Biaggi, non si può accantonare l’idea di rientrare nella classe regina in grande stile, raggiungendo i livelli e le prestazioni ottenute fino ad ora nel parallelo campionato delle derivate di serie.
Max Biaggi:“E’ andata bene, abbiamo fatto parecchi giri puntando soprattutto ad acquisire di nuovo gli automatismi. Quindi non abbiamo stravolto la moto ma stiamo procedendo per piccoli step, lavorando fondamentalmente sulle geometrie e sulla taratura dell’elettronica. Per me, più che il tempo fine a se stesso, sono importanti le sensazioni e la ripetitività della prestazione. E’ stato bello rivedere al lavoro davanti a me i ragazzi del mio ultimo titolo Superbike 2012, avere nel box Aligi e i miei meccanici mi ha fatto quasi pensare di non aver mai smesso!”.
Romano Albesiano (Responsabile di Aprilia Racing): “Con un meteo favorevole siamo finalmente riusciti a mettere in pista il piano di lavoro previsto. Come ho già avuto modo di dire, le indicazioni di Max sono sempre apprezzate dai tecnici e andranno ad arricchire i nostri riferimenti, sui quali svilupperemo il prototipo Aprilia per la MotoGP. Biaggi conosce bene il gruppo di lavoro e ha familiarità con il carattere della moto che, seppur molto evoluta, affonda le radici nel progetto RSV4 da lui portato al successo. Siamo quindi in una situazione ottimale: un pilota sensibile come pochi, una moto in continua crescita e la necessità di accumulare dati. Biaggi per il momento ha provato con l’elettronica APX proprietaria Aprilia, ma prima della fine dei test proverà quella Marelli utilizzata obbligatoriamente in MotoGP”.
Smentita in questi test la presenza di Danilo Petrucci, che invece la ART la porta in pista durante il mondiale MotoGP.