Le nuvole si riuniscono sul tracciato portoghese di Portimão e ciò non regala esattamente la sicurezza necessaria per affrontare una corsa come quella che è stata gara1 della Superbike. La pioggia difatti fa cupolino sulle visiere dei piloti circa a metà gara, fortunatamente non così eccessiva da rendere obbligatorio il passaggio dai box per il cambio gomme.
I favoriti in queste condizioni di umido si sono espressi al meglio del loro potenziale, parliamo chiaramente di Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), vincitore della gara portata avanti in solitaria, e Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team), secondo, in un primo momento in bagarre con il gruppetto da cui si snodavano le posizioni dalla seconda alla settima, per poi scappar via dagli inseguitori proprio quando la pista iniziava a bagnarsi. Gradino più basso del podio per Loris Baz (Kawasaki Racing Team) che, nonostante i numerosi tentativi di Melandri di sopravanzarlo, è riuscito ad ottenere i 16 punti, a discapito appunto del ravennate Marco Melandri (Aprilia Racing Team) che ottiene la medaglia di legno. Jonathan Rea (PATA Honda World Superbike) si era mostrato nei primi giri come uno dei protagonisti della lotta per il podio, era stato anche uno dei migliori in partenza, il prosieguo della gara però lo ha rilegato alla quinta posizione, ovvero dove ha tagliato il traguardo. I due piloti Suzuki Alex Lowes e Eugene Laverty, insieme a Davide Giugliano (Ducati Superbike Team), hanno instaurato un’interessante bagarre in dirittura d’arrivo, alla fine dei giochi è stato il campione inglese Superbike a mettere i propri tubi di scarico davanti all’italiano (arrivato settimo, posizione che gli riconsegna un certo sorriso ed ottimismo, viste le numerose difficoltà incontrate durante il weekend) e al pilota irlandese.
David Salom (Kawasaki Racing Team), nono, si conferma miglior pilota EVO e riesce a scalfire la corazza di un Sylvain Barrier (BMW Motorrad Italia SBK), fortissimo su questo tracciato e classificatosi immediatamente alle spalle dello spagnolo. Appena fuori dalla top ten Leon Haslam (PATA Honda World Superbike), caduto quando aveva ormai raggiunto il gruppo che si stava giocando l’accesso al podio, e in grado di rimettersi in sella e proseguire la corsa fino a raggiungere l’undicesima piazza. Non va altrettanto bene per Chaz Davies (Ducati Superbike Team), coinvolto nello stesso incidente di cui è stato vittima il pilota Honda, che però è costretto ad abbandonare i giochi. Vanno a punti anche Jeremy Guarnoni (MRS Kawasaki), Niccolò Canepa (Althea Racing), che in questo weekend ha faticato a trovare la quadra che gli permettesse di ottenere il setting più adatto, Riccardo Russo (Team Pedercini), ancora una volta protagonista di un’ottima gara, ed Alessandro Andreozzi (Team Pedercini). Ritirati tra gli altri anche Toni Elias (Red Devils Roma), Ayrton Badovini e Christian Iddon (Team Bimota Alstare).