MotoGP e KTM, questo matrimonio s’ha da fare

Stefan-Pierer-Amministratore-Delegato-KTM

Al fallimento del primo tentativo di entrare nella classe regina (avvenuto nel 2002), la KTM ha risposto rimboccandosi le maniche e mettendo giù le fondamenta di un progetto solido, il tutto per ricevere un riscontro più che positivo quando sarebbe arrivato il momento del vero debutto in MotoGP.

Sotto gli occhi di tutti sono evidenti i successi e gli esiti più che soddisfacenti raggiunti dalla casa austriaca nella classe minore del motomondiale, dominata per il momento da Jack Miller, pilota KTM del team Ajo ed ancora nell’occhio del ciclone delle trattative commerciali in corso. Il salto di categoria dunque è la giusta conseguenza, la nuova creazione si chiamerà RC16 e monterà un motore V4 di 1000cc, così come dichiarato da Stefan Pierer (amministratore delegato) al sito Speedweek. Il programma lavorativo prevede definizione e test del motore entro maggio del prossimo anno, con l’opzione nei mesi successivi di provare la moto direttamente in pista; nel 2016 invece si parla della possibilità di partecipare a qualche gara come wild card, ed infine si inizierà a fare sul serio solo nel 2017. Tale ambizioso progetto è diretto e seguito nei minimi dettagli dall’ingegnere Kurt Trieb, che d’altronde sta seguendo anche il parallelo lavoro in Moto3. KTM non prenderà parte al mondiale in maniera ufficiale ma, così come accade nella categoria minore, fornirà e svilupperà le moto coinvolgendo a pieno i team già operativi nel settore.

Stefan Pierer:La moto si chiamerà RC16 e monterà un motore V4 di 1000cc. Il propulsore sarà pronto per le prove nel maggio del 2015 ed il primo collaudo della moto completa è programmato per l’autunno del 2015. Il 2016 lo useremo per lo sviluppo e potremmo partecipare come wild card in una delle ultime gare dello stesso anno, nel 2017 correremo tutto il campionato. Il telaio sarà in tubi come sulla nostra Moto3 e useremo sospensioni WP.”

Lo stesso Pierer, oltre a soffermarsi su quello che sarà il prototipo di gara e lo sviscerare i progetti agonistici futuri, si è concentrato anche sul lato più commerciale e sulle iniziative che KTM intende intraprendere:

Attualmente vendiamo tra le 70 e le 80 Moto3, posso immaginare che potremmo piazzare un centinaio di RC16 all’anno. Sarà una moto per l’uso esclusivo in pista e potrebbe costare dai 150 ai 200 mila euro.”

Impossibile prevedere già da ora chi occuperà questa sella nel 2017, anche se la casa austriaca ha già mostrato un particolare interesse per Stefan Bradl, in cui rapporto con Honda è ormai appeso ad un filo.

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