10 agosto 2014, gara di Indianapolis: Marc Marquez (Repsol Honda Team) conquista la decima gara consecutiva, eguagliando così il record di Giacomo Agostini. Un numero, il dieci appunto, che dev’essere risuonato spesso all’interno del box 93 della Honda, il quale vede sempre più vicino il conseguimento dei due titoli iridati a disposizione, quello destinato al pilota e quello per la casa costruttrice.
I piloti Yamaha factory Jorge Lorenzo e Valentino Rossi hanno ridotto al massimo i danni, andando a completare il podio del gran premio statunitense, con lo spagnolo ad anticipare l’italiano per circa cinque secondi. Questi sono stati i primi tre piloti a transitare sul traguardo, e sono stati anche coloro che hanno avuto la meglio nell’entusiasmante bagarre che ha animato gli spalti nella prima metà di gara, e che ha avuto tra i suoi protagonisti anche Andrea Dovizioso (Ducati Team) ed Andrea Iannone (Pramac Racing). I due portacolori Ducati, insieme al connazionale Rossi, hanno messo in atto una partenza lampo, ma hanno incontrato, ognuno per conto proprio, diverse difficoltà nel corso della gara; il primo ha dovuto fare i conti con il calo delle gomme e, tirando i remi in barca, si è accontentato sul finale della settima piazza, mentre il secondo ha dovuto prematuramente interrompere la sua gara a causa di problemi tecnici. Ne hanno approfittato Dani Pedrosa (Repsol Honda Team), risalito sino alla quarta piazza, e Pol Espargaro (Monster Yamaha Tech3), classificatosi quinto e in grado di mettere alle proprie spalle il team mate Bradley Smith. Cal Crutchlow (Ducati Team), apparentemente non in grado di mantenersi sulla linea delle prestazioni del compagno di box, ha chiuso con un’unica posizione di svantaggio nei confronti di Dovizioso, ma a staccarli c’erano ben 19 secondi. Chiudono la top ten un ottimo Scott Redding (GO&FUN Honda Gresini), rivelatosi migliore pilota Open, e Hiroshi Aoyama (Drive M7 Aspar).
Con una lunga lista di ritirati all’attivo, praticamente tutti i piloti giunti sul traguardo sono andati a punti, partendo da Karel Abraham (Cardion AB Motoracing), sino ad arrivare a Mike Di Meglio (Avintia Racing), Colin Edwards (NGM Mobile Forward Racing), il quale ha portato a termine la sua ultima gara di casa, Michael Laverty e Broc Parkes del team Paul Bird. Hanno dato forfait (oltre a Iannone, già citato) Leon Camier (Drive M7 Aspar), protagonista di un discreto weekend, Aleix Espargaro (NGM Mobile Forward Racing), Stefan Bradl (LCR Honda), Danilo Petrucci (Octo IodaRacing Team), Hector Barbera (Avintia Racing), ed infine Yonny Hernandez (Energy T.I. Pramac Racing) e Alvaro Bautista (GO&FUN Honda Gresini), che si sono resi protagonisti di un contatto tra loro durante il primo giro.
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