Lo aspettavano in tanti ma in pochi avrebbero creduto possibile un rientro così rapido, e così in grande stile. Valentino Rossi si gioca il podio con Stoner fino alla fine, e deve cedere all’ultima curva, ma è un segnale straordinario per il pilota del team Fiat Yamaha che solo 41 giorni fa si era fratturato una gamba cadendo nelle prove libere di Misano.
Valentino Rossi c’è quindi, e il ritorno in grande stile del pilota di Tavullia ha messo un po’ di pepe al motomondiale e un po’ di ansia a Jorge Lorenzo, il suo compagno di scuderia, che ha preferito amministrare un secondo posto dietro Pedrosa piuttosto che rischiare, anche per evitare di accorciare ulteriormente la classifica.
Il GP di Germania parte bene ma non tiene botta, dopo 8 giri Randy De Puniet a causa di un sobbalzo maligno vola via e la sua moto viene colpita da altri 2 piloti (Alvaro Bautista e Aleix Espargaró) incendiandosi e costringendo l’organizzazione a sospendere la gara e a farla ripartire mezz’ora più tardi per completare i 21 giri mancanti, per il pilota francese purtroppo c’è la frattura della tibia.
Alla seconda partenza sono 4 i piloti in meno, ovvero lo sfortunato De Puniet (LCR Honda), Alvaro Bautista (Rizla Suzuki) e Aleix Espargaró (Pramac Racing Team) e Colin Edwards (Monster Yamaha Tech 3) che era caduto al secondo giro, e cambia anche la determinazione di Pedrosa, che parte bene dopo un paio di tentativi riesce a passare Lorenzo, tenendoselo dietro per tutto il resto della gara.
La classifica in se garantisce al pilota spagnolo della Yamaha un margine ottimo sugli inseguitori, ma è un segnale importante che a differenza degli ultimi gran premi, Jorge non abbia calcato la mano per riprendersi la prima posizione. Forse l’avere ancora in pista Valentino Rossi ha dato quel timore reverenziale che ha fatto preferire allo spagnolo guadagnare 20 punti nella seconda posizione piuttosto che cercare la prima rischiando di non portare a casa niente.
Ottima dimostrazione di intelligenza strategica del giovane spagnolo, su questo non ci piove.
Valentino è sembrato a suo agio, è partito dalla quinta posizione ed ha amministrato (come ci si aspettava) senza spingere oltre misura, anche perchè il problema alla spalla è sempre vivo, ma è sempre stato pronto alla zampata ove necessaria (come per il sorpasso su Dovizioso), e ci ha dato un bel gusto nel vedere il suo duello con Stoner per il terzo posto.
Casey Stoner (Marlboro Ducati) che torna, pian piano, ai posti che merita, forse l’annuncio del passaggio alla Honda l’ha liberato di un peso che portava dentro da mesi, ed ora riesce a correre con la mente più serena.
Andrea Dovizioso autore di una buona prova si porta a casa un quinto posto e 11 punti, mantenendo saldamente la sua terza piazza in classifica generale mentre Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini) con il sesto posto stacca in classifica il suo compagno di scuderia Marco Melandri ed Hector Barbera (Paginas Amarillas Aspar).
Solo un undicesimo posto per Loris Capirossi, che però guadagna 5 punti utili a staccare proprio i due piloti caduti all’ottavo giro Alvaro Bautista e Aleix Espargaró.
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