La critica e le polemiche sono sempre in primo piano, soprattutto quando si parla di sport che hanno bisogno di una particolare concentrazione a livello mentale.
Dal top, si passa facilmente nel baratro, per via di un errore o una semplice giornata che inizia già con il piede sbagliato. Dopo la scorsa gara di Brno, Marc Marquez è stato rimproverato e riconsiderato a dovere, con tanto di strigliata mediatica. Accostato ad un robot meccanico programmato per vincere ogni gara in qualsiasi circuito, la sua mancanza ha generato critiche come se piovesse, mettendolo in primo piano anche sulla vittoria del compagno di squadra. Dopo le prime pagine da “mondiale riaperto“, lo spagnolo mette a tacere tutti nel circuito britannico di Silverstone. Una lotta entusiasmante tra lui ed il miglior Jorge Lorenzo della stagione, ci catapulta automaticamente ad una guerra civile, a cui nessuno dei due ha intenzione di rinunciare.
Per l’undicesima volta, Marquez ha la meglio sui colleghi piloti, decretandosi ancora una volta un fuoriclasse dalle fattezze aliene. Valentino Rossi chiude distante dai primi due, ma riesce a salire sul podio con la vecchia aria di vittoria, la solita di chi si accontenta. Dani Pedrosa cerca il passo in avanti, ma poi ne fa due indietro, ed un altro ancora in avanti e quando sembra si sia sbloccato, risulta sempre sulla postazione di partenza. Ottimo Andrea Dovizioso ed il distacco tempistico dal primo posto, mentre Andrea Iannone ci lascia orfani della suo estro guerriero.
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