Se si fa riferimento ai due portabandiera italiani del Motocross, si può parlare di veri e propri astri, non nascenti, ma in realtà già ben consolidati. Negli ultimi anni si sono accaparrati tutto senza lasciare alcuna speranza ai rivali, portando sempre più spesso il tricolore italiano lì dove conta, sul gradino più alto del podio e del mondo.
I risultati di Kiara Fontanesi, salita quest’anno per la terza volta consecutiva sul tetto del mondo, e di Antonio ‘Tony’ Cairoli, otto volte campione mondiale, sono sicuramente tra le cose di cui andare più fieri in Italia. La prima è emiliana, di Parma, ha soli vent’anni e ha già consolidato la propria leadership nel Motocross femminile, raggiungendo risultati strabilianti nonostante la sua giovane età; il secondo è siciliano, della provincia di Messina, quasi ventinovenne, ha ottenuto sino ad ora riconoscimenti internazionali che lo hanno consacrato come il pilota più forte del momento, andando a monopolizzare la scena all’interno dei circuiti sterrati e fangosi. Ovviamente, favorendo il gentil sesso, partiremo dall’analisi di quella che è stata la carriera di Kiara sino ad ora: nel 2000 conquista il Trofeo Lemm oltreoceano, due anni più tardi è la volta del campionato regionale FMI debuttanti, mentre l’anno successivo passa alla categoria ‘cadetti’ dove ottiene nuovamente il miglior risultato, si ripete per altre due stagioni, e nel 2006 la sua fama cresce a livello nazionale, infatti consegue il terzo posto nel trofeo Italia. Dal 2008 al 2012 viene proclamata campione d’Italia per ben quattro volte, e nel contempo riesce ad archiviare un nono e due quarti piazzamenti nel mondiale, trovando anche il tempo di vincere il Trofeo Loretta Lynns nel 2007 negli Stati Uniti, dove è ormai noto il suo talento. Il 2012 è l’anno della consacrazione di Kiara Fontanesi su scala mondiale, viene infatti incoronata Campione del Mondo; questo momento è solo l’inizio di una galoppata vincente che la porterà a conquistare altri due titoli iridati, quello del 2013 e del 2014.
Tony Cairoli ha certamente un’esperienza più ampia alle spalle; è salito per la prima volta in sella ad una minicross a quattro anni, grazie alla grande passione per le due ruote trasmessagli da papà Benedetto. I piazzamenti di tutto rispetto non hanno tardato ad arrivare, partendo dai primi posti ottenuti nel 1996 e 1997 nel campionato regionale di minicross. Passato poi nel campionato italiano senior, Tony è giunto una volta ancora alla vittoria; due terzi piazzamenti sono arrivati invece con la partecipazione al campionato italiano MX cadetti 125, ma nella terza edizione (nel 2001) Cairoli riesce anche a vincere. Si ripete nel 2002. Il 2003 vede la prima partecipazione di Tony nel mondiale di motocross nella categoria MX2, dove l’anno successivo vince la sua prima gara, concludendo la stagione al terzo posto in classifica generale. Il 2005 è l’anno della conquista da parte di Cairoli del primo titolo mondiale, seguito nel 2006 da un secondo piazzamento a livello internazionale, ma con il trionfo nel campionato europeo SuperCross e agli Internazionali d’Italia. L’orizzonte torna ad essere più che roseo nel 2007, anno che vede l’incoronazione di Tony Cairoli come campione del mondo nella categoria MX2 per la seconda volta e l’esatta replica dei successi ottenuti l’anno precedente. Il 2008 è in parte compromesso da un infortunio, ma, con il passaggio alla categoria MX1, il curriculum del pilota siciliano vede le annate che vanno dal 2009 all’anno corrente come un susseguirsi di successi e conquiste di titoli mondiali, i quali arrivano ad essere in totale otto (ultimo dei quali nella MXGP).
Con il fatto che lo sport italiano sia ormai in crisi in diversi ambiti, vedere due giovani ragazzi di questo calibro dominare, ognuno nel proprio settore, è motivo d’orgoglio per tutti noi italiani.