Se è vero che quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a combattere, Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) ha dato un bel segnale quest’oggi a Magny Cours, autografando la pole position e fermando il cronometro sul 1’36.366. Davide Giugliano (Ducati Superbike Team) mostra la giusta determinazione durante questo turno di qualifiche, arrivando secondo con un ritardo di due decimi e venti dal tempo di riferimento.
Completa la prima fila il britannico Jonathan Rea (PATA Honda World Superbike), mentre Chaz Davies, a discapito del nervosismo dimostrato durante questi giorni ed il poco feeling che lo legava a questo tracciato, porta la seconda Panigale in quarta posizione, davanti alle due Aprilia di Sylvain Guintoli e Marco Melandri, rispettivamente quinto e sesto. Entrambi i piloti della Casa di Noale si sono mostrati molto competitivi sul passo gara ma più carenti nel momento di far segnare il tempo buono con la gomma morbida. Loris Baz (Kawasaki Racing Team), alle prese con il gran premio di casa, si classifica settimo e porta a otto decimi e mezzo il distacco dal team mate in testa al gruppo. Sono poi i due compagni di box Alex Lowes e Eugene Laverty in sella alle loro Suzuki a completare la terza fila, mentre Leon Haslam (PATA Honda World Superbike), decimo, anticipa un ottimo Xavi Fores (3C Racing Team), undicesimo e deciso a concludere la propria carriera con la partecipazione al mondiale Superbike. Max Neukirchner (3C Racing Team), dodicesimo, approda alla Superpole2, dopo aver disputato il quarto d’ora di qualifiche precedente, nel quale è risultato il più veloce insieme a Baz; peggio di loro si sono comportati Sylvain Barrier (BMW Motorrad Italia SBK), tredicesimo, Toni Elias (Red Devils Roma), quattordicesimo ed in leggera difficoltà tecnica su questo tracciato, e Lorenzo Lanzi (3C Racing Team), quindicesimo e tornato a gareggiare nel mondiale delle derivate di serie.
Niccolò Canepa (Althea Racing) si aggiudica la sedicesima piazza, dopo aver dimostrato di essere ben più performante in visione gara; David Salom (Kawasaki Racing Team), il maggior candidato per la conquista del titolo EVO, dopo aver compromesso la condizione del suo polso destro in mattinata (già operato durante la pausa estiva), è sceso in pista seppur dolorante, ottenendo il diciassettesimo crono. Claudio Corti (MV Agusta Reparto Corse), diciottesimo, accusa un ritardo di due secondi dalla vetta della classifica.