In una gara caratterizzata dalle temperature estremamente elevate e dai piloti arrivati al traguardo decisamente stremati, Marc Marquez (Repsol Honda Team) è stato colui che ha avuto quel guizzo in più che gli ha consentito di arrivare sul gradino più alto del podio, raggiungendo la dodicesima vittoria stagionale (uguagliando così il record di Mick Doohan di vittorie in un anno).
Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP), secondo, riesce a tenergli testa per svariati giri tentando anche di sopravanzarlo; il ritmo dello spagnolo però è martellante e per il pluricampione della Yamaha non c’è altro da fare che accontentarsi della seconda piazza, consolidando la propria posizione in classifica generale. Sale sul terzo gradino del podio Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha MotoGP), unico tra i primi tre ad aver montato la gomma dura anteriore, ed in maggiore difficoltà rispetto ai rivali per le condizioni climatiche e della moto. La quarta era la casella da cui scattava quest’oggi il tedesco Stefan Bradl (LCR Honda) che conferma la posizione di partenza a fine gara, anticipando al traguardo Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3) per pochissimi millesimi. Gara sensazionale quella di Pol Espargaró (Monster Yamaha Tech3), incappato solo ieri in una brutta caduta tradottasi in una frattura al piede sinistro. Nonostante ciò, il pilota catalano chiude la gara di Sepang in sesta posizione, archiviando questo risultato come uno dei più sofferti e meritati della propria carriera. Ducati soffre numerosi problemi nella gara di oggi, dal ritiro per motivi tecnici di Cal Crutchlow al calo prestazionale a dir poco palese di Andrea Dovizioso, relegato all’ottava piazza. E’ quindi il colombiano Yonny Hernandez (Energy T.I. Pramac Racing) a regalare alla Casa di Borgo Panigale il miglior piazzamento di giornata, ovvero il settimo. Anche Hector Barbera, motorizzato Ducati, conquista confidenza gara dopo gara, raggiungendo il traguardo nono e rivelandosi miglior pilota Open.
Si possono ritenere soddisfatti anche Scott Redding (GO&FUN Honda Gresini) e Hiroshi Aoyama (Drive M7 Aspar), rispettivamente decimo ed undicesimo. I numerosi ritiri di giornata hanno permesso a tutti i piloti giunti sul traguardo di guadagnare punti in classifica, a partire da Michael Laverty (Paul Bird Motorsport), dodicesimo, Mike Di Meglio (Avintia Racing), tredicesimo, e Broc Parkes (Paul Bird Motorport), quattordicesimo. Coloro che hanno prematuramente abbandonato la corsa sono Alex De Angelis (NGM Forward Racing), Danilo Petrucci (Octo IodaRacing Team), Dani Pedrosa (Repsol Honda Team), caduto quando era in seconda piazza ma in grado di riprendere la gara, salvo incappare nuovamente in una scivolata più tardi, Karel Abraham (Cardion AB Motoracing), Nicky Hayden (Drive M7 Aspar), Aleix Espargaró (NGM Forward Racing) ed Alvaro Bautista (GO&FUN Honda Gresini), oltre al già citato Crutchlow.
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