Il campione iridato 2009 della Supersport Cal Crutchlow si appresta a dare il via ad una stagione che costituisce per lui un’inedita sfida. Il pilota britannico infatti, dal suo esordio in MotoGP nel 2011, ha corso portando in pista i colori del team satellite Tech3 (motorizzato Yamaha) e successivamente quelli di Ducati.
Storia quella tra il ventinovenne d’oltralpe e la Casa di Borgo Panigale breve (un solo anno) e caratterizzata da pochi risultati di rilievo, fatta eccezione per il podio di Aragon e la prima fila in qualifica di Phillip Island; quest’ultimo gran premio si è concluso tra l’altro con un giro di anticipo rispetto al termine della corsa a causa di una caduta, quando il numero 35 poteva vantare una salda seconda posizione. Il rinnovo con Ducati sembrava ad un certo punto della stagione cosa già fatta, ma un’ottima proposta arrivata da Lucio Cecchinello ha cambiato le carte in tavola, spingendo Cal Crutchlow a tornare a correre per la Casa dell’ala dorata, per la quale disputò tre stagioni in diverse classi del mondiale delle derivate di serie (una delle quali nella categoria regina). La carriera del neo acquisto Honda, tra alti e bassi, ha arricchito il suo palmarès di un titolo iridato e diversi podi nel Motomondiale (4 in sella alla Yamaha Tech3 e 1 con la Desmosedici). Sono proprio i momenti di maggior successo che Crutchlow ha voglia di ripetere nella sua nuova avventura in veste di pilota LCR, come dimostrano le sue ultime dichiarazioni riportate sulla rete da MCN:
“Credo di essere abbastanza veloce per essere di nuovo competitivo là davanti. Non sto dicendo che vincerò o arriverò sul podio in ogni gara, ma credo che sarò in grado di lottare e tornare almeno al livello dove mi trovavo nel 2013. Il minimo che dovrò fare è simile a quanto ho fatto in quella stagione. In vista del 2015, è stato bello ritrovare una certa fiducia nelle ultime gare dello scorso anno: è stato importante per tutti vedere che sono ancora veloce. Io sapevo di esserlo, ma la gente pensa che ti svegli una mattina e tutto d’un tratto non sai più correre in moto come una volta. Ma le cose non vanno così. Anche quando ho saputo in anticipo che avrei lasciato Ducati, non sono mai andato alle gare solo ‘a fare presenza’. Ho sempre dato il 100%, ma non ho mai trovato il feeling che cercavo. Faticavo a trovare fiducia e a capire la moto, ma ho comunque mostrato quello di cui sono capace a Phillip Island. Ci sarà un altro periodo di apprendimento con LCR Honda, ma si spera che sarà più veloce di quello della scorsa stagione! Non ho mai dubitato di essere ancora veloce: non si smette di esserlo da un giorno all’altro, si trattava solo di capire quando lo sarei stato ancora.”
Cosa guida Valentino Rossi lontano dalle piste? Un modello che riflette il suo lato più…
Gli accessori per motociclisti più utilizzati in Italia riflettono un mix di sicurezza, comfort e…
Yamaha T-Max e Honda SH si contendono il mercato degli scooter, ma qual è il…
Matteo Salvini e la passione che non ha mai nascosto al pubblico: un lato meno…
Le novità di EICMA 2024 celebrano il meglio del motociclismo: modelli iconici, innovazioni elettriche e…
Un viaggio nei record di Marc Marquez in MotoGP, dalle sue vittorie ai primati che…