La buona prestazione fatta segnare durante gli ultimi test pre-stagionali poteva essere solamente un preavviso dell’ottimo stato di forma di Alex Lowes (VOLTCOM Crescent Suzuki), primo tra tutti anche quest’oggi, con un crono di riferimento pari a 1’30.855, siglato nella mattinata australiana, quando le temperature dell’asfalto erano meno elevate.
Segue da vicino un ottimo Jordi Torres (Aprilia Racing Team – Red Devils), all’esordio ma già in apparente accordo con la sua nuova compagna di viaggio, la RSV4 RF. Il distacco dello spagnolo dal miglior crono è di poco superiore ai tre decimi e mezzo, mentre la terza piazza è occupata da Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), ritardato ulteriormente di due decimi. Se il buongiorno si vede dal mattino, può ben sperare Aprilia, che posiziona il proprio secondo alfiere, Leon Haslam, in quarta piazza, a ridosso del podio virtuale, mentre il tanto atteso Jonathan Rea, insieme alla sua Kawasaki ZX 10R, è in quinta posizione. Buona prestazione anche per l’altro esordiente di categoria Nico Terol (Althea Racing), sesto e ad otto decimi dal tempo di riferimento, mentre alle spalle dell’iberico troviamo il campione Supersport Michael Vd Mark (Pata Honda Team), seguito a ruota da Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati SBK Team). Concludono in top ten anche David Salom (Team Pedercini) e Randy De Puniet (VOLTCOM Crescent Suzuki), il cui nome va ad infoltire la lista di coloro che per la prima volta appaiono all’interno del mondiale delle derivate di serie. La MV Agusta, portata in pista dal pilota britannico Leon Camier, si classifica undicesima, mentre, dietro i tubi di scarico della moto italiana, conclude la prima giornata del gran premio australiano il campione in carica Sylvain Guintoli (Pata Honda Team), penalizzato dall’infortunio procuaratosi nei test spagnoli della Superbike che hanno anticipato la trasferta transoceanica.
Sylvain Barrier (BMW Motorrad Italia SBK Team) e Matteo Baiocco (Althea Racing), nonostante il francese sia incappato in una caduta nella sessione pomeridiana, vanno a completare la zona punti virtuale, dando le spalle al campione Superstock1000 Leandro Mercado (Barni Racing Team). Il tre volte iridato Troy Bayliss (Aruba.it Racing – Ducati SBK Team), con tutti i riflettori puntati contro, completa pochi giri cronometrati in mattinata (a causa di un problema tecnico), ma compie qualche tornata in più nel pomeriggio, quando si classifica diciottesimo (+2’635). Compie numerosi passi in avanti sul finale, limando il distacco dalla vetta della classifica di due decimi ad ogni passaggio sul traguardo. Tornare in sella ad una moto del genere, dopo un medio-lungo periodo di digiuno, non è facile ma la grinta e la fame del campione non sembrano essere svanite.