Gara2 di Phillip Island ci consegna all’incirca gli stessi valori espressi nella prima manche, con un podio invariato se non nell’ordine dei protagonisti. Un Leon Haslam (Aprilia Racing Team – Red Devils) agguerrito decide di prendersi di diritto ciò che gli è sfuggito precedentemente, aggiudicandosi la vittoria praticamente sul fotofinish.
Dieci millesimi di secondo a separare il pilota Aprilia, tornato per la prima volta al trionfo dal 2010, da Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team), secondo e ad un soffio dal bissare il risultato ottenuto in Gara1. Il terzo gradino del podio è occupato nuovamente da Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati Superbike Team), che porta il secondo marchio italiano direttamente in top3. Inizio in salita per il vice-campione in carica Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), storicamente in disaccordo con il tracciato australiano, che, dopo aver subito il sorpasso dei debuttanti Jordi Torres (Aprilia Racing Team – Red Devils) e Michael Vd Mark (Pata Honda Racing), è riuscito comunque a tagliare il traguardo in quarta piazza. Sono proprio i due esordienti ad aver avuto la peggio questa volta. Il primo, dopo aver commesso un semi-largo riuscendo però a riportare la moto in pista, è caduto all’altezza del diciottesimo giro, quando era in lotta per la quinta piazza. L’olandese invece è incappato in una spiacevole caduta due giri più tardi, quando la sua quarta posizione andava man mano consolidandosi. Sylvain Guintoli (Pata Honda Racing) stringe i denti e, complice qualche sfortuna di troppo altrui, riesce a portarsi in quinta posizione, dando le spalle a Nico Terol (Althea Racing), Randy De Puniet (VOLTCOM Crescent Suzuki) e Leon Camier (MV Agusta Reparto Corse).
Altri punti iridati sono poi stati consegnati a Matteo Baiocco (Althea Racing), nono, Roman Ramos (Team Go Eleven), decimo, Leandro Mercado (BARNI Racing Team), che, nonostante partisse dal fondo dello schieramento, si è classificato undicesimo, Sylvain Barrier (BMW Motorrad Italia SBK Team), dodicesimo, Santiago Barragán (Grillini SBK Team), tredicesimo, Larry Pegram, quattordicesimo ed unico portacolori del Team Hero EBR rimasto in gioco (Niccolò Canepa ha subito un infortunio in Gara1), e Christophe Ponsson (Grillini SBK Team), quindicesimo. Ritiro per problemi tecnici invece per Alex Lowes (VOLTCOM Crescent Suzuki). Prima fase di gara fulminante per Troy Bayliss (Aruba.it Racing – Ducati Superbike Team), che riesce a portarsi a ridosso del gruppo di testa, salvo dover cedere poi il passo a causa del forte degrado della gomma posteriore. Il campione australiano si è anche fermato ai box per un rapido pit-stop che lo ha poi portato a classificarsi sedicesimo. Rientro breve il suo, ma allo stesso tempo davvero significativo per i tifosi di questo sport.