Dani Pedrosa è stato sottoposto in mattinata ad un secondo intervento chirurgico, con lo scopo di risolvere la fastidiosa sindrome compartimentale che lo accompagna da un anno a questa parte.
Il problema è davvero comune tra i piloti, che, in queste occasioni, trovano difficoltoso correre al massimo delle proprie potenzialità. Per questa ragione il pilota ispanico ha preferito saltare le prossime due tappe del mondiale per tentare per la seconda volta la via della sala chirurgica, sconsigliata inizialmente dai medici ma rivelatasi l’unica opzione praticabile per tornare a competere nel migliore dei modi. Il box Honda Repsol però non resterà vuoto né ad Austin né in Argentina, ad occuparlo sarà infatti il collaudatore Hiroshi Aoyama, in passato pilota operante all’interno dei team Gresini ed Aspar, nonché campione del mondo 2009 della 250cc. L’esperienza che il nipponico ha raccolto all’interno della Casa dell’ala dorata è dunque ampia, anche per questo la scuderia giapponese ha optato per lui, piuttosto che riportare all’interno della classe regina il due volte iridato Casey Stoner. Dalle ultime indiscrezioni trapelate dagli addetti ai lavori, il pilota australiano non avrebbe escluso a priori l’idea di rientrare, seppur momentaneamente, in MotoGP per sostituire il suo ex compagno di squadra, ma sarebbe stata la stessa Honda a scartare la possibilità. Queste le dichiarazione del Dottor Angel Villamor:
“L’operazione è stata complicata ed aggressiva, abbiamo utilizzato una tecnica di microchirurgia e lenti microscopiche. E’ stata effettuata con anestesia locale e la durata ha raggiunto approssimativamente le due ore. Son state scrupolosamente analizzate le fasce muscolari affette da ipertrofia e che erano quindi ingrossate, causando una ‘strozzatura muscolare’. Son state dissezionate ed estirpate. Queste fasce procuravano dolore, esaurimento immediato ed impotenza dei muscoli dell’avambraccio nel momento dello sforzo fisico sulla moto. Dani Pedrosa proseguirà nelle prossime settimane con gli accertamenti e le cure post-chirurgiche di routine, con lo scopo di avere riscontri post-operatori positivi.”
I tempi di recupero che dovrà affrontare Dani Pedrosa vanno dalle quattro alle sei settimane, e solo con il decorrere del tempo i medici potranno accertarsi della buona riuscita dell’intervento effettuato sull’avambraccio destro. Le speranze più rosee vedono il numero 26 rientrare già per il gran premio di casa a Jerez de la Frontera, che si terrà dal 1 al 3 maggio.
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