La febbre non ferma Elias

Toni Elias - Moto 2 Indianapolis 2010

Da due giorni una forma virale sta perseguitando Toni Elias che oggi, malgrado 39° di febbre, è sceso in pista lo stesso dando ancora una volta prova di grande coraggio e determinazione. Ha fatto segnare il secondo miglior tempo ma è arrivato al box letteralmente stremato. Sono state prove durissime dove faceva fatica a trovare la concentrazione. La speranza è che domani la febbre diminuisca e possa concretizzare quando ha fatto vedere oggi di positivo in una condizione decisamente precaria. Caduta per il russo Vladimir Ivanov che al debutto sul circuito di Indianapolis stava comportandosi molto bene.

Toni Elias (2° 1´ 46″ 743):
“Che fatica sono letteralmente stremato! Non avrei mai immaginato di riuscire a fare il secondo tempo ma ho fatto una grande fatica. Perdevo facilmente la concentrazione ed avevo una paura tremenda di cadere. Non riuscivo a fare un giro uguale all´altro, purtroppo negli intertempi non ero regolare ma questa è una normale conseguenza della mia situazione fisica. Spero domani di far meglio e riuscire a realizzare una buona prestazione.”

Vladimir Ivanov (26° 1´ 48″ 442):
“Peccato questa caduta non ci voleva! Stavo andando oltre le aspettative della vigilia e sono decisamente dispiaciuto. Era la prima volta che vedevo il circuito di Indianapolis e devo dire che il tracciato mi è piaciuto molto. Domani devo riscattare il non certo positivo risultato di oggi.”

Fausto Gresini:
“Viste le condizioni fisiche di Toni le prove di oggi sono andate molto bene. Questa mattina aveva ancora 39° di febbre e non avrei mai immaginato che avrebbe potuto fare questo risultato. Chiaramente ha fatto molta fatica e non riesce a concentrarsi al meglio ed a dare le giuste indicazioni al team. Questo è normale nelle sue condizioni ed è già un vero miracolo che sia riuscito a scendere in pista andando oltre l´immaginabile. Peccato per Vladimir Ivanov che ha fatto una scivolta. Stava andando oltre le aspettative della vigilia e la sua posizione finale non gli rende certamente giustizia.”

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