Miglior giro per Marc Marquez (Repsol Honda Team), autore della pole position per quanto riguarda la MotoGP al Termas de Rio Hondo. Il crono di riferimento, su cui i rivali del numero 93 si sono dovuti misurare, è 1’37.802.
Il pilota che più di tutti ci è andato vicino è stato Aleix Espargaro (Suzuki Racing Team), il quale riesce a consegnare alla propria squadra una prima fila già dalla terza uscita stagionale. Cinque decimi separano il pilota catalano dalla vetta della classifica, mentre un decimo e mezzo più in là troviamo Andrea Iannone (Ducati Team), migliorato gradualmente nel corso del weekend e terzo classificato per quanto riguarda le qualifiche. Continua la fase di apprendistato del britannico Cal Crutchlow (CWM LCR Honda), il quale può ormai definirsi in piena sintonia con la RC213V, che quest’oggi l’ha portato in quarta posizione. Il pilota del team proprietà di Lucio Cecchinello ed il numero 99 Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha MotoGP) hanno siglato due crono identici (1’38.485), andando a condividere così la seconda fila, che vedrà la presenza anche di Andrea Dovizioso (Ducati Team), attardato di poco più di cinquanta millesimi dal compagno di box. Buona prestazione anche per Danilo Petrucci (Pramac Racing), settimo, il quale precede sullo schieramento Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP), mentre il debuttante Maverick Viñales (Suzuki Racing Team) risale sino alla nona piazza, dando così le spalle all’autore del miglior crono in QP1 Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3). Immediatamente fuori dalla top ten ci sono Scott Redding (Estrella Galicia 0,0 Marc VDS) e Hector Barbera (Avintia Racing), reduce anch’egli del primo turno di qualifiche.
Yonny Hernandez (Pramac Racing) si ferma in tredicesima posizione, mantenendo il proprio vantaggio su Eugene Laverty (Aspar MotoGP Team) e Hiroshi Aoyama (Repsol Honda Team). Fuoriuscita di scena clamorosa di Pol Espargaro (Monster Yamaha Tech3), che quest’oggi ha avuto una sorte differente rispetto a quella del fratello maggiore. Il pilota satellite Yamaha infatti è clamorosamente rimasto al di fuori della QP2, avendo commesso un errore nel tentativo di migliorarsi. Alvaro Bautista (Aprilia Racing Team Gresini) risale sino alla diciannovesima piazza, facendo intendere un piccolo miglioramento da parte della Casa di Noale. Marco Melandri (Aprilia Racing Team Gresini) si ferma però in ventiquattresima posizione.