È Ondrej Jezek (Triple-M by Barni) colui che si appropria quest’oggi del crono di riferimento della Superstock1000, pari a 1’49. 731. Si aprono le danze in quel di Imola, dove i piloti italiani sanno come essere veloci, lo dimostrano le posizioni immediatamente a seguire, partendo da Roberto Tamburini (Team MotoxRacing) in seconda piazza.
Il pilota BMW, dopo la sfortunata gara di Assen, si conferma già al venerdì uno dei più rapidi, seguito da vicino da Lorenzo Savadori (Nuova M2 Racing), il quale chiude la prima fila virtuale e mette alle proprie spalle Raffaele De Rosa (Althea Racing). Il pilota di origini campane ferma il cronometro sul 1’50.929, facendo meglio dei connazionali Fabio Massei (EAB Racing Team) e Kevin Calia (Nuova M2 Racing), rispettivamente quinto e sesto. La lunga lista di piloti italiani viene interrotta da Florian Marino (MRS Yamaha) in settima posizione, seguito a sua volta da Bryan Staring (Team Pedercin), ottavo, Kev Coghlan (MRS Yamaha), nono, e Christoffer Bergman (MG Competition), decimo. Sylvain Barrier (G.M. Racing), tornato da poco nella categoria che l’ha visto laurearsi campione europeo, ottiene l’undicesima posizione, stampando un 1’52.386; poco meno di una decimo di ritardo per l’italiano Luca Salvadori (Althea Racing), che anticipa in classifica Jeremy Guarnoni (Team Trasimeno), tredicesimo, Peter Sebestyen (Team Pedercini), quattordicesimo, e Sebastien Suchet (Team BSR), quindicesimo.
Tra i portacolori italiani più attardati troviamo Denni Schiavoni (2R Racing), diciassettesimo, Luca Marconi (Team Trasimeno) e Fabio Marchionni (TR. Corse), autori rispettivamente del diciottesimo e ventunesimo miglior crono di giornata, Alberto Butti (Team Go Eleven), ventitreesimo, Luca Oppedisano (DMR Racing Team), qui come wild card e classificatosi venticinquesimo, Francesco Cavalli (Clasitaly), ventisettesimo, Remo Castellarin (Team Suzuki Europe), immediatamente a seguire, Riccardo Cecchini (Team Pedercini), trentesimo, e Federico Sanchioni (Clasitaly), trentunesimo.