Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team) pone il proprio sigillo anche sulla seconda manche del Gran Premio d’Imola, vinta con cinque secondi di vantaggio sul pilota immediatamente a seguire, ovvero il compagno di box Tom Sykes (Kawasaki Racing Team).
La coppia Kawasaki è stata protagonista assoluta del weekend, ma un importante ruolo hanno svolto anche i piloti a seguire, quali Jordi Torres (Aprilia Racing Team – Red Devils), autore del primo podio in carriera in Superbike, giunto dopo aver sofferto un problema al motore in mattinata ed in un circuito per lui inedito, e Davide Giugliano (Aruba.it Racing-Ducati SBK Team), titubante sulla propria partecipazione in Gara2 ma giunto sulla bandiera a scacchi in quarta posizione. Ottima prestazione anche per Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia SBK Team) e Matteo Baiocco (Althea Racing), che, complice l’aria di casa, si classificano rispettivamente in quinta e sesta posizione, mentre Román Ramos (Team Go Eleven) e Leandro Mercado (BARNI Racing Team), immediatamente a seguire, anticipano a loro volta Michel Fabrizio (Althea Racing), nono. Esperienza agrodolce per Suzuki, il cui primo pilota, Alex Lowes, ha agguantato la decima posizione, mentre il team mate Randy De Puniet è stato costretto al ritiro per motivi tecnici. Ottengono punti iridati anche Santiago Barragán (Grillini SBK Team), undicesimo, Imre Toth (BMW Team Toth), dodicesimo, e Gábor Rizmayer (BMW Team Toth), tredicesimo.
Numerosi sono stati i ritirati nel corso della seconda manche della Superbike, a partire da Leon Haslam (Aprilia Racing Team – Red Devils), vittima di un contatto con Michael Vd Mark (PATA Honda World Superbike Team), per passare poi a Chaz Davies (Aruba.it Racing-Ducati SBK Team), il quale accusa nuovamente un problema tecnico quando occupava ormai la terza piazza, Leon Camier (MV Agusta Reparto Corse), Christophe Ponsson (Team Pedercini) e Sylvain Guintoli (PATA Honda World Superbike Team), caduto nelle fasi più concitate della corsa.