Una buona prima giornata quella impostata da Yamaha a Le Mans, in particolar modo è stato il pilota satellite Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3) a siglare il crono di riferimento, pari a 1’33.179.
Nonostante una caduta avvenuta negli ultimi minuti a disposizione, il pilota britannico si è collocato in testa alla classifica del venerdì francese, mettendo alle proprie spalle due dei principali mattatori del turno mattutino, Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha MotoGP) ed Andrea Dovizioso (Ducati Team). I due piloti vanno a completare la prima fila virtuale, dimostrando di avere un ottimo ritmo, con lo spagnolo che ha indirizzato le proprie attenzioni sulla comparata tra gomma posteriore morbida e quella media. Cal Crutchlow (CWM LCR Honda) conferma il buono stato di forma dimostrato già dalla FP1 e taglia il traguardo in quarta posizione, anticipando in classifica Marc Marquez (Repsol Honda Team), alle prese con un nuovo forcellone, e Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP), impegnato nella sperimentazione di diverse soluzioni. Dani Pedrosa (Repsol Honda Team), al rientro dopo un periodo di stop medio-lungo (3 round), riesce a risalire sino alla settima piazza, conquistata davanti agli occhi dei fratelli Espargaro (caduti entrambi al termine della sessione), il primo dei quali si classifica in ottava piazza in sella alla Yamaha M1 satellite, seguito dal maggiore dei due, motorizzato Suzuki. Segue il duo Ducati composto da Yonny Hernandez (Pramac Racing), decimo, ed Andrea Iannone (Ducati Team), undicesimo e in fase di guarigione dopo essersi lussato la spalla sinistra solamente quattro giorni fa.
Continua a compiere passi in avanti Maverick Viñales (Suzuki Racing Team), dodicesimo ed autore di una scivolata nel corso del pomeriggio. Si dimostrano invece più attardati Jack Miller (CWM LCR Honda), Scott Redding (Estrella Galicia 0,0 Marc VDS) e Stefan Bradl (Athinà Forward Racing), immediatamente a seguire. Danilo Petrucci (Pramac Racing) fatica in questa prima giornata del GP francese, fermandosi in sedicesima piazza, mentre le Aprilia siglano il ventiduesimo e venticinquesimo crono, con il pilota ispanico ad anticipare il numero 33.