Kiara Fontanesi, ventunenne di Parma, è entrata di diritto nella storia del Motocross femminile. La giovane pilota emiliana ha conquistato ieri sul tracciato di Loket, in Repubblica Ceca, il quarto titolo iridato consecutivo.
Nessuna prima di lei era arrivata così lontano; il panorama del WMX negli ultimi anni è stato infatti monopolizzato da Kiara, la quale, a suon di vittorie, è salita nuovamente sul tetto del mondo. Nonostante la giovane età, la campionessa parmense è considerata una vera e propria veterana di categoria, dove corre per il Team Yamaha Monster Energy. Quest’anno il testa a testa decisivo per la conquista del titolo è avvenuto nei confronti di Livia Lancelot, leader della classifica generale sino alla giornata di ieri; nel corso di Gara2 però la francese è stata costretta al ritiro per motivi tecnici accusati nel giro di ricognizione. Nonostante sarebbe stato sufficiente un diciassettesimo piazzamento per laurearsi campionessa, la Fontanesi ha concluso la manche ed il gran premio in seconda piazza. Queste le dichiarazioni a caldo del pilota:
“Finalmente ce l’ho fatta! Lo so perché sono sul podio, ma devo ancora rendermene conto davvero. Non ho mai smesso di crederci e questa mattina ci credevo più di ogni altra persona. Sono veramente contenta e forse mi renderò conto di quello che ho fatto tra un paio d’ore. Sabato ho girato tutti giri due secondi più veloce degli altri, partendo ultima e sapendo di giocarmi un mondiale, non so quale altra ragazza sarebbe stata in grado di gestire una tensione e una gara del genere. Ho dato l’anima fino alla fine e questa notte ho dormito senza nessun rimpianto. Ogni titolo è sudato fino alla fine ma credo che questo sia il più bello perché non sono mai stata così in forma. Quello dell’anno scorso invece è stato il più faticoso. Dedico la vittoria a tutte le persone che mi stanno vicine, soprattutto al mio allenatore che mi segue giorno per giorno, senza di lui non sarei arrivata a vincere neanche il primo titolo e invece ne abbiamo vinti quattro insieme. Poi lo dedico a tutti quelli che fanno parte del team: mia mamma mio papà, mio fratello, il mio moroso, i meccanici… Tutti quelli che non ho nominato ma che hanno sempre fatto la loro parte. Poi lo dedico in particolare ad un mio amico che è morto in un incidente in moto e che corre con me ogni volta.”