Il mondo dello sport è fatto costantemente di colpi di scena e momenti altalenanti soprattutto se si parla di compezioni a due ruote. Ogni millimetro riesce a fare la differenza. Una staccata, uno scontro, una curva presa con un corpo troppo inclinato, la destabilizzazione delle gomme, un guaio al motore e centinaia di altre motivazione che lanciano nel dimenticatoio un weekend intriso di fatica.
Ogni fine settimana è l’inizio di una nuova sfida, un assetto completamente diverso per tentare di ripristinare psicologicamente la tappa precedente finita male o nel caso di Andrea Dovizioso, finita sempre allo stesso modo. La sua è stata una crescita cercata nel tempo, creata con speranze, aspettative e testardaggine. Il lavoro effettuato durante gli ultimi anni in casa Ducati sta finalmente iniziando a dare i frutti dal punto di vista psicologico. I rivali cominciano a temere la rossa di Borgo Panigale, ma nonostante la casa italiana stia raccogliendo soddisfazioni meccaniche, la classifica punti narra tutt’altra storia. Nelle discipline sportive difficilmente si riesce a parlare di “sfortuna”, ma quando la dea bendata va in vacanza nel paradiso delle Hawaii non si può parlare d’altro. Andrea Dovizioso è stato recentemente paragonato ad un bersaglio di tiro con l’arco, sembra che la sua Desmosedici abbia una sorta di maledizione. Tralasciando la prima tappa del mondiale, le successive sono state un susseguirsi di zero punti a partire dall’Argentina e dallo scontro improvviso con Andrea Iannone. La settimana dopo è stata la volta di Dani Pedrosa che ha travolto l’italiano quasi con la stessa dinamica del GP precedente. Il tutto è stato incorniciato dal guasto tecnico di Jerez de la Frontera che ha costretto Dovizioso ad interrompere anticipatamente la gara. In questa scia di sventura si aggiunge il clima dubbioso che si respira all’interno del team. Con la firma anticipata di Jorge Lorenzo come nuovo membro Ducati, un pilota tra lui e Iannone dovrà abbandonare il nido per lanciarsi in una nuova avventura.
