Con la bandiera a scacchi già esposta, è stato botta e risposta tra i piloti italiani in prima fila. Andrea Iannone (Ducati Team) è il detentore della pole position del Gran Premio d’Austria e ferma il cronometro sul 1’23.142.
Il ritardo di Valentino Rossi (Yamaha Movistar MotoGP) rispetto al connazionale in testa è pari a 147 millesimi; il numero 46 inoltre ha realizzato un ottimo quarto settore. La terza piazza spetta ad Andrea Dovizioso (Ducati Team), che firma il crono 1’23.298. Recupera bene rispetto alla prima giornata Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha MotoGP), quarto classificato con un ritardo di 219 millesimi ed in testa alla classifica dei tempi sino all’esposizione della bandiera a scacchi, salvo esser poi sopravanzato dai rivali. Marc Marquez (Repsol Honda Team), nonostante la caduta in mattinata e la lussazione della spalla, è quinto e tiene alle proprie spalle Maverick Viñales (Team Suzuki Ecstar) ed il neo papà Cal Crutchlow (LCR Honda), approdato in Q2 dopo esser passato dal primo turno di qualifiche, nel quale si è classificato secondo.
Scott Redding (Estrella Galicia 0,0 Marc VDS), Aleix Espargaró (Team Suzuki Ecstar) e Hector Barbera (Avintia Racing) completano la top 10. Il più rapido della Q1, Eugene Laverty (Pull & Bear Aspar Team), fa suo l’undicesimo tempo, anticipando per pochi centesimi Dani Pedrosa (Repsol Honda Team). La zona punti virtuale è poi chiusa da Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing) ed il duo Tech3, con Bradley Smith ad anticipare Pol Espargaró. La wild card Michele Pirro (Ducati Team) è sedicesimo, mentre le due Aprilia di Alvaro Bautista e Stefan Bradl sono rispettivamente diciannovesima e ventunesima. Per la giornata di domani, la scelta delle gomme e la gestione del loro calo nel corso della gara potrebbero essere aspetti chiave.
