L’azione in pista non è ancora iniziata ma è già tempo di ascoltare le prime dichiarazioni dei piloti della MotoGP su quello che li aspetterà questo weekend, e non solo.
Il primo a prendere la parola è stato il leader del mondiale, Marc Marquez (Repsol Honda Team):
“Sì è vero, qui ho la prima occasione di vincere il mondiale, ma non voglio pensarci più di tanto; perché questo possa accadere dovrebbero succedere molte cose ed è quasi impossibile. Ci concentreremo per mantenere la stessa mentalità avuta sinora, per il momento pare che il meteo sia stabile, e questo sarà importante, ma non si sa mai. Ora le temperature sono abbastanza basse ed il cielo è nuvoloso. Motegi non sarà come Aragón, ma qui stiamo migliorando anno dopo anno. Questo tracciato non è affatto male per il mio stile di guida, anche se con la nostra moto soffriamo un po’, vedremo come andrà quest’anno. A Misano ad esempio pensavamo di essere molto più distanti di quello che poi è accaduto in gara. Vedremo nel corso del weekend quale sarà il nostro livello, dobbiamo cercare di preservare il vantaggio in classifica e, se riuscissimo a salire anche sul podio, sarebbe l’ideale. Arriviamo qui con tre gare di fila da disputare, sarà importante quindi andare a punti ed essere costanti, oltre ad essere anche cauti in prova. Il campionato è lungo, può succedere di tutto, cercheremo di sfruttare il vantaggio che abbiamo, mancano ancora 4 gare: non importa dove e quando ma la cosa più importante è raggiungere l’obiettivo.”
Ha fatto poi seguito Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP):
“È una buona pista per noi, ho ottenuto molti podi ma non altrettante vittorie. Ogni anno la storia è differente. Come sempre nel corso di questa stagione, dovremo comprendere il livello delle gomme e cercare di fare la scelta corretta. Anche il meteo sarà una chiave, come si è visto lo scorso anno. Spero che si corra in condizione d’ asciutto nel corso di tutto il weekend, e che le temperature siano più alte rispetto ad oggi. Vedremo, lavoreremo per avere il miglior risultato possibile. Tre gare di fila sono complicate, se hai un problema nella prima ad esempio, potresti accusare troppo il colpo, ma da un altro punto di vista stai molto sulla moto e puoi migliorare costantemente. Inoltre sono tre piste meravigliose.”
Dopo una pausa fruttuosa, nella quale si è potuto cimentare anche con una monoposto di F1, il campione del mondo Jorge Lorenzo ha così esordito:
“Torniamo in azione forti e in una pista alla quale io e la Yamaha ci adattiamo abbastanza bene. Generalmente qui abbiamo un buon grip ed una buona accelerazione, cosa positiva per il nostro pacchetto. Vedremo come funzioneranno le gomme, quest’anno per tutti un aspetto chiave, e la nuova elettronica. Se saremo competitivi come nelle tre passate edizioni, andrebbe bene. Sì, è dura correre tre gare di fila ma onestamente mi piace stare il più possibile in sella alla moto. Teoricamente questa è una pista Honda, e non solo perché di loro proprietà, infatti normalmente le curve lente sono per moto più agili, ma anche noi abbiamo migliorato la moto e lo scorso anno, gara a parte, ho dominato tutti i turni di prova nonostante l’infortunio alla spalla. Ma sai, quest’anno, con gomme ed elettronica, non puoi mai sapere cosa accadrà, quindi vedremo domani. Quella di testare la F1 è stata un’esperienza incredibile, anche perché la Mercedes ora è la macchina migliore, nonostante abbia guidato quella del 2014, ma dire di aver provato la moto (la MotoGP) e la macchina (F1) più competitive al mondo è una cosa speciale. La sensazione è incredibile… La potenza, la possibilità di frenare molto tardi ed il feeling che si prova nelle curve veloci è davvero pazzesco.” – sulla probabilità che Yamaha non gli dia l’ok per provare la Ducati nei test invernali di Jerez, il maiorchino si è così espresso: “Ovviamente mi sarebbe piaciuto fare i test, ma non è una decisione che dipende da me. Per il momento sembra che potrò provare la Ducati a Valencia, anche se non vi è ancora nessuna autorizzazione. Sembra invece che per Jerez Yamaha non sia intenzionata a dare il consenso, penso che per gli anni passati insieme e per i risultati ottenuti, me lo meriti, ma non dipende da me e qualsiasi decisione prenderanno, la rispetterò, perché sono un pilota Yamaha.”
Ha poi parlato il vincitore di una gara con la Suzuki in questa stagione, Maverick Viñales:
“In Giappone mi sono sempre trovato bene, e da un po’ di gare a questa parte stiamo lavorando davvero bene, sempre nel gruppo di testa, la squadra ed io siamo fiduciosi di poter ottenere un altro buon risultato. Qui sarà difficile ma non quanto ad Aragón, dove abbiamo ottenuto un buon risultato, qui proveremo di fare meglio. In Moto3 ero molto rapido a Motegi ed in Moto2 ho chiuso in seconda posizione. In campionato siamo vicini a Dani Pedrosa, proveremo a stargli davanti, anche se è difficile perché quando lui ha una buona giornata è difficile sopravanzarlo, ma stiamo migliorando, vedremo come andrà questa volta.”
Andrea Dovizioso (Ducati Team) ha poi commentato le proprie sensazioni:
“Per quanto riguarda i risultati di gara ottenuti sinora, abbiamo avuto alti e bassi, nell’ultima gara è stato davvero brutto chiudere in undicesima piazza dopo aver avuto un buon passo nella giornata di sabato, ma a parte questo, sulla carta questa pista è ottima per noi, abbiamo nell’accelerazione il nostro punto di forza. Le gomme faranno ancora la differenza. In passato Loris Capirossi e Casey Stoner hanno avuto ottimi risultati qui con la Ducati, ma negli ultimi due anni anche noi siamo stati abbastanza competitivi, e credo che potremo fare ancora meglio quest’anno. Questo weekend avrò come compagno di squadra Hector Barbera, lo conosco bene e da tempo, abbiamo “lottato” a lungo in passato, vedremo cosa potrà fare con la nostra moto.”
Dopo tre gare di stop, Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3) farà il suo rientro a Motegi, e ha così descritto le proprie condizioni:
“È bello essere qui, dopo sette settimane di stop. Non è stato divertente vedere correre questi ragazzi dal divano di casa. Sono felice di essere di nuovo con il team e di rivedere facce familiari. La fisioterapia è stata dura, ma ho lavorato in tal senso ogni qual volta fosse possibile, da quando mi svegliavo al mattino sino alla sera cercavo di migliorare costantemente le mie condizioni fisiche. Non so dove potrò essere ma cercherò di dare il 100%. Sì, ho subito due operazioni, la prima il giorno dopo l’incidente per saldare i legamenti e poi due settimane più tardi, agli inizi di settembre. Il danno è stato importante ma sono migliorato molto, tornare in sella alla moto è importante e mi rende felice. Non ho aspettative, dovrò innanzitutto scendere in pista, fare qualche giro e vedere come va. Parlando onestamente non conosco le mie condizioni reali, in quanto nessun allenamento può replicare lo sforzo che si realizza in sella ad un MotoGP. Lavoreremo a stretto contatto con la Clinica Mobile.”