È nel corso dell’ultimo giro che Enea Bastianini realizza l’attacco decisivo nei confronti di Brad Binder, leader della corsa per circa tutta la sua durata. Il pilota romagnolo sopravanza il campione del mondo a quattro curve dal termine della corsa e tiene la testa del gruppo sino al traguardo, che taglia con un vantaggio di soli 17 millesimi.
Sale sul terzo gradino del podio il pilota di casa Hiroki Ono, autore della pole position ma arretrato di tre posizioni sulla griglia per una penalità inflittagli, che ha avuto la meglio su Nicolò Bulega, quarto. È decisamente meno fortunato Andrea Migno che cade a poche curve dal termine quando era in lotta proprio per la terza posizione. Phillip Oettl è quinto e chiude la corsa con un secondo di vantaggio su Fabio Di Giannantonio, sesto e ancora dolorante al braccio. Settima piazza per Francesco ‘Pecco’ Bagnaia, che retrocede nella seconda metà di gara e taglia il traguardo davanti a Livio Loi e Fabio Quartararo. La top 10 è completata dal pilota del Team Leopard Joan Mir.
In zona punti troviamo anche Niccolò Antonelli, Lorenzo Dalla Porta, Adam Norrodin, Jakub Kornfeil ed Albert Arenas. Tra gli italiani più arretrati vi sono Fabio Spiranelli, ventunesimo, Lorenzo Petrarca, ventiduesimo, e Migno, rientrato in pista dopo la caduta e giunto alla bandiera a scacchi venticinquesimo. Maria Herrera e Bo Bendsneyder partono in maniera anticipata e devono dunque scontare un ride-through, chiuderanno poi la gara rispettivamente in ventiquattresima e diciannovesima piazza. Tra i ritirati troviamo Gabriel Rodrigo, John McPhee e Jorge Navarro, incappati in un contatto provocato dalla caduta di quest’ultimo, oltre a Jorge Martin (per cause tecniche), Aron Canet, caduto ben due volte, Andrea Locatelli e Stefano Valtulini.