Dopo due giorni ricchi di condizioni climatiche non ottimali, la gara della categoria minore si svolge in condizione d’asciutto. Brad Binder non si accontenta del titolo iridato ma continua a vincere gare su gare, e così conquista il tracciato di Phillip Island in solitaria. La gara della Moto3 è stata caratterizzata da numerose cadute e dall’esposizione della bandiera rossa a seguito del brutto incidente di John McPhee che ha coinvolto anche Enea Bastianini ed Andrea Migno.
I due italiani si rialzano nell’immediato mentre il britannico resta a terra e viene soccorso dagli addetti ai lavori e trasportato poi in ambulanza. Viene comunque comunicato che è cosciente. Nessuno dei tre potrà riprendere il via nella seconda gara, così come molti dei piloti coinvolti nelle cadute precedenti. La seconda gara prevede una procedura di ripartenza rapida e la durata di 10 giri. Alla fine di questa saranno Andrea Locatelli ed Aron Canet a salire sul podio col campione del mondo. Il primo taglia il traguardo con un distacco importante dal gruppo a seguire e fa segnare il giro veloce di gara nel corso del quinto giro, il secondo ottiene il primo podio di carriera nel mondiale in volata, nonostante fosse caduto nella prima delle due gare. Quarta piazza per Darryn Binder, beffato proprio sul finale, alle sue spalle Livio Loi, Jorge Martin, Marcos Ramirez, Hiroki Ono, Jules Danilo, Bo Bendsneyder, Adam Norrodin, Fabio Quartararo, Tatsuki Suzuki, Phillip Oettl e Maria Herrera.
Lorenzo Petrarca, Fabio Spiranelli e Lorenzo Dalla Porta sono rispettivamente diciassettesimo, diciottesimo e diciannovesimo. Quest’ultimo è costretto ad un ride-through (quando occupava una posizione all’interno della top 10) per esser scattato al via anticipatamente. Molti i ritirati di giornata, tra i quali Jakub Kornfeil, Juanfran Guevara, Fabio Di Giannantonio, Khairul Idham Pawi, Francesco Bagnaia, Joan Mir, Nicolò Bulega, Niccolò Antonelli, Stefano Valtulini, Jorge Navarro e Gabriel Rodrigo.