Valentino Rossi non ci sta, come ribadisce ai microfoni, non è alla Ducati per accontentarsi ma per fare una stagione da protagonista, e nonostante la prestazione non proprio esaltante riesce ad essere lucido nel rivivere la gara del Qatar ed analizzare i problemi, che partono principalmente dalla forma fisica che gli crea un problema di tenuta a lungo termine a causa del malessere alla spalla, e alla messa a punto della moto che sta cominciando a dare segnali positivi.
Una gara quella delle due Ducati che è stata anche condizionata da episodi sfavorevoli, Hayden ha perso tutto il possibile slancio nell’episodio della caduta di De Puniet (bravo comunque il pilota americano ad evitare il contatto col francese), e Rossi invece ha pagato a caro prezzo un errore sulla prima curva che l’ha praticamente imbottigliato dietro Barbera togliendogli la possibilità di tentare, almeno all’inizio, l’assalto a Dovizioso-Simoncelli.
Episodi a parte, la Ducati ha ancora da lavorare per trovare un assetto adeguato a contrastare le Honda, ma per i piloti i segnali sono incoraggianti perché nella settimana passata in Qatar i progressi ci sono stati.
Valentino Rossi (Ducati Marlboro Team) 7°
“Sicuramente non siamo qui per fare dei settimi posti, ma ci sono anche cose positive in questa gara, a partire dai tempi perché abbiamo girato abbastanza forte. Ho fatto una gran partenza ed è stata una bella sensazione, perché questa moto ha i cavalli che servono per scattare bene. Poi ho fatto un errorino alla prima curva ed è un peccato perché sono rimasto bloccato dietro a Barbera per alcuni giri, altrimenti avrei potuto stare più vicino a Simoncelli e Dovizioso dato che comunque c’è stata una fase in cui giravo come loro. Non li avrei battuti, perché a fine gara non riesco più a guidare come si deve, e non parlo solo della Ducati perché anche l’anno scorso, dopo l’incidente, nella seconda parte di gara avevo gli stessi problemi, ed essendo le due moto abbastanza diverse significa che sono proprio io a non essere ancora fisicamente a posto. Non c’è solo questo naturalmente, dobbiamo anche migliorare la moto perché dall’anno scorso gli altri hanno fatto un passo in avanti evidente. Però in questi test e in questa gara abbiamo capito tanto, abbiamo già dato delle indicazioni molto precise su quello che c’è da fare a lungo termine per migliorare per la seconda parte della stagione. A breve termine invece lavoreremo sul set up, continueremo a fare esperienza e io continuerò ad allenarmi e a fare tutto il possibile per recuperare fisicamente”.
Nicky Hayden – (Ducati Marlboro Team) 9°
“Non sono partito bene e quando De Puniet mi è caduto praticamente davanti l’ho evitato per un pelo ma per farlo ho dovuto praticamente fermarmi. Sono ovviamente contento di aver evitato il contatto ma in quel momento ho perso tantissimo. Ho cominciato una lunga risalita fino a raggiungere la nona posizione e poi ho continuato a spingere per provare a prendere anche Colin (Edwards). Mi sarebbe piaciuto un duello all’ultimo giro con lui ma non ce l’ho fatta. E’ stata una settimana molto dura per me, sia in pista sia fuori, ma tutti i ragazzi della mia squadra stanno lavorando e dando il massimo, sono i primi ad arrivare e gli ultimi ad andarsene. Quindi non sono contento del risultato di oggi, ma sono partito molto indietro ed ho migliorato giro dopo giro sino a segnare il mio miglior tempo nell’ultima tornata. Abbiamo tanto lavoro da fare ma è solo la prima gara”.