L’ottavo appuntamento stagionale ha avuto termine, e con lui ci avviciniamo al giro di boa che avverrà per l’appunto alla conclusione del Gran Premio di Germania, che avrà luogo il prossimo fine settimana. Nel frattempo analizziamo quello che i piloti della MotoGP ci hanno mostrato in pista nello storico, seppur modificato negli anni, tracciato di Assen.
Valentino Rossi, voto 10: dieci come le vittorie da lui raggiunte su questa pista. Non primeggia in prova o in qualifica ma non è lontano e scatta dalla quarta casella. Dare il via alla gara dalle prime due file è fondamentale e Rossi è immediatamente nel gruppo in lotta per la vittoria con Zarco, Marquez e Petrucci, ed è proprio con quest’ultimo che dovrà vedersela sul finale. Arriveranno alla bandiera a scacchi molto vicini ma sarà il 46 a tagliare il traguardo per primo, tornando alla vittoria dopo più di un anno.
Danilo Petrucci, voto 9,5: disputa un’ottima gara ed è fin da subito tra i piloti più rapidi, scattava inoltre dalla prima fila. Resta solo lui a contendere la vittoria sino alla fine a Rossi, e, anche e soprattutto a causa della mancata esposizione delle bandiere blu e dei doppiati incontrati sul proprio cammino, perde tempo prezioso nel corso dell’ultimo giro e non può portare a termine l’attacco che aveva pianificato. Arriverà al traguardo comunque vicinissimo al connazionale: poco più di 60 millesimi li separeranno.
Marc Marquez, voto 8,5: ne ha di meno rispetto ai due in lotta per la vittoria. È tra i quattro che ad inizio corsa guidano il gruppo, anche se perderà man mano terreno. È bravo ed agile a mantenere per sé la terza piazza, e quindi il podio, da un Crutchlow ed un Dovizioso decisamente arrembanti. Ottimo bottino in ottica mondiale, nella quale classifica generale recupera anche 5 lunghezze su Dovizioso.
Cal Crutchlow, voto 8: non impressiona nelle prime fasi di gara ma con l’arrivo di una leggera pioggerellina torna su e raggiunge il gruppo in lotta per il terzo gradino del podio. Ci fa vedere un entusiasmante bagarre con Marquez, nella quale avrà la peggio, e sarà separato da lui per soli 42 millesimi sul traguardo.
Andrea Dovizioso, voto 8: fatica maggiormente nel corso dei primi giri (essendo tra l’altro scattato dalla terza fila) e deve recuperare terreno su chi lo precede. Vi riesce e fa capolino nel gruppo in lotta per la vittoria. Alla fine, con un occhio al mondiale, si “accontenta” della lotta per il terzo posto che però mancherà, restando spettatore del botta e risposta dei suoi due avversari. Concluderà la gara in quinta posizione, andando così in testa al mondiale.
Jack Miller, voto 7: pista e condizioni ideali per le caratteristiche del pilota australiano, qui vittorioso lo scorso anno. Anche questa volta realizza una buona prestazione ed ottiene la sesta posizione, tagliando il traguardo con 18 secondi di ritardo dal pilota che lo precede, ovvero Andrea Dovizioso.
Andrea Iannone, voto 6,5: dopo aver realizzato una gara decisamente sottotono a Barcellona, si rifà vedere per alcuni giri tra i piloti più rapidi ad Assen, anche se perderà poi contatto da loro. Completerà la gara in nona posizione, tornando a guadagnare punti in classifica e ad avere maggiore feeling con la moto, restituendo coì un discreto risultato alla squadra.
Dani Pedrosa, voto 5,5: non è nelle posizioni che gli competerebbero. Dopo il podio di Barcellona, soffre parecchio sulla pista olandese. Lo si vede in difficoltà già dalle prove, ma soprattutto in qualifica. Scatterà infatti dalla dodicesima casella e taglierà il traguardo in tredicesima piazza. Non parte benissimo, ma realizza dei crono interessanti se confrontati con quanto fatto in testa alla corsa. Con l’arrivo della pioggia però rallenta sensibilmente e non riesce a mantenere le gomme slick in temperatura.
Johann Zarco, voto 5,5: visto il suo weekend, escludendo la parte finale della gara, verrebbe da attribuirgli una valutazione decisamente migliore. Ottiene la pole position, scatta benissimo al via della corsa e la guida in testa per diversi giri. Perderà piano piano terreno e sarà sopravanzato da quattro tra i suoi più diretti avversari in quel momento. Con le prime gocce di pioggia decide di fermarsi a realizzare il cambio moto, quindi con gomme rain, e perderà ulteriori posizioni. Avendo attraversato però la pit-lane ad una velocità superiore a quella consentita, dovrà scontare un ride-through e concluderà la corsa in quattordicesima posizione. Un’errata strategia ed un errore di troppo nelle fasi più concitate della competizione pregiudicheranno una gara che sino a quel momento era meritevole di un voto ben superiore alla sufficienza.
Jorge Lorenzo, voto 5: non riesce a trovare un buon compromesso di setting sull’asciutto al venerdì, è costretto a disputare la Q1 sul bagnato e si classificherà in ventunesima posizione, darà il via alla corsa quindi in penultima fila. Recupererà diverse posizioni nel corso della gara, sino ad arrivare in dodicesima posizione, ma si fermerà anch’egli a cambiare moto e concluderà la gara in quindicesima posizione.