La seconda manche va dritta nelle mani del campione del mondo in carica Jonathan Rea, scattato dall’ottava casella ed in grado di recuperare in poche curve diverse posizioni. Scavalcando il team mate, si appropria della testa della corsa che non abbandonerà sino all’esposizione della bandiera a scacchi. Il leader del mondiale taglierà il traguardo con poco meno di tre secondi di vantaggio sul secondo classificato, Tom Sykes.
Il pilota inglese, partito molto bene dalla settima posizione della griglia e giunto quasi immediatamente in testa alla corsa, si difende dalla rimonta di Chaz Davies e sale sul secondo gradino del podio, dando le spalle per l’appunto al pilota gallese, più in difficoltà rispetto agli avversari nel sopravanzare nelle fasi iniziali i piloti più lenti. Giù dal podio, in quarta posizione, vi è Marco Melandri, attardato di oltre 17 secondi. Sono stati dunque i piloti della top 3 a fare la differenza sul resto dello schieramento. Quinta posizione per la Ducati del Team Barni portata in pista da Xavi Forés, mentre alle sue spalle troviamo Eugene Laverty, sesto, Leandro Mercado, settimo, Lorenzo Savadori, ottavo, Alex Lowes, nono, Michael van der Mark, decimo. Tutte e tre le Aprilia schierate in Superbike sono dunque rientrate in top 10.
In zona punti completano la gara anche i due piloti Honda, Stefan Bradl e Jake Gagne, rispettivamente undicesimo e quindicesimo. Tra loro si insinuano Roman Ramos, Alex De Angelis e Randy Krummenacher. Ritirati a causa di una caduta Raffaele De Rosa, Jordi Torres ed Ayrton Badovini, mentre accusano un problema di natura tecnica Leon Camier e la sua MV Agusta.