Il nome non cambia, la filosofia si. Il Pramac Racing Team, con una storia nel Campionato del Mondo MotoGP quasi decennale, cambia pelle avvicinandosi con enorme entusiasmo a quello che è uno dei più grandi problemi a livello planetario: salvaguardare l’ambiente in cui viviamo. In questo senso il Team di proprietà di Paolo Campinoti, CEO di Pramac group, diventerà la prima struttura che compete nel Campionato del Mondo MotoGP vicina all’ambiente con il titolo di The Green Energy Team.
Non sarà solo una questione d’immagine, con i colori visibilmente diversi da quelli delle scorse stagioni, ma vi sarà una serie di attività che cercherà di mantenere l’ambiente in cui viviamo il più “verde” possibile. In questo senso il Pramac Racing Team utilizzerà all’interno dei circuiti della MotoGP sulle proprie strutture prodotti che diminuiranno la produzione di energia inquinante e organizzerà una serie di iniziative vicine all’ambiente.
Un passo importante verso il mondo, il nostro mondo, per contribuire a mantenerne il proprio splendore.
Paolo Campinoti – Team Principal Pramac Racing Team
“E’ un grande onore per noi iniziare questo importante progetto. Contiamo possa aiutare a sensibilizzare i milioni di tifosi e appassionati della MotoGP, e non solo, nell’avere il massimo rispetto per il mondo in cui viviamo. Vogliamo e possiamo fare la differenza, ognuno di noi, e per questo durante la stagione il nostro Green Energy Team cercherà di fare la differenza con varie iniziative ecofriendly.”
Domanda : Da cosa è nato questo progetto ?
Paolo Campinoti : L’anno scorso, a livello di risultati sportivi, non siamo stati molto soddisfatti. Dopo i vari podi conquistati negl’anni passati non ci siamo sentiti protagonisti, ma quest’anno, comunque vadano le gare, vogliamo fare la differenza. I nostri piloti daranno il meglio in pista, e sono fiducioso che conquisteremo buoni risultati e cosi faremo anche a livello di Team.
Domanda : Quali saranno le principali attività ecofriendly ?
PC : Tra le principali attività vi sarà l’utilizzo sulle nostre strutture all’interno del paddock dei pannelli solari Pramac e le pale eoliche disegnate da Philippe Starck per Pramac che produrranno energia per il box e hospitality del Pramac Racing Team. Inoltre utilizzeremo, dove possibile, materiali riciclati o riciclabili. Per quest’annata abbiamo già in calendario importanti iniziative.
Domanda : Pensate che davvero questo possa fare la differenza ? Il mondo della MotoGP non è forse il miglior ambiente per questo genere di iniziative.
PC : Sono d’accordo che all’interno di tutti gli sport a motori la salvaguardia dell’ambiente non sia la cosa primaria, ma questo tipo di iniziativa nasce per dimostrare che chiunque di noi, nel nostro piccolo, può davvero fare la differenza. In questo senso dimostreremo in diretta in circuito tramite un display l’energia rinnovabile che produrremo. Bisognerà unirsi per dare ancora più voce a questa nostra iniziativa.
Domanda : Per quanto riguarda i risultati in pista cosa si aspetta ?
PC : L’anno scorso è stato forse uno degl’anni peggiori della nostra storia in MotoGP nonostante siamo riusciti ad aggiudicarsi il titolo di Rookie of the Year grazie al nostro Mika Kallio. Quest’anno il pilota finlandese dovrà fare il salto di qualità che gli permetta di lottare sempre tra i primi otto piloti, mentre il suo compagno di squadra, il giovanissimo Aleix Espargarò gli potrà stare facilmente vicino visti i buoni risultati ottenuti nelle gare della scorsa stagione.
Domanda : Quindi la top ten è l’obiettivo minimo ?
PC : Esatto, ma confido di poter puntare anche a qualcosa di più. Al di fuori dei 3 piloti che al momento sembrano avere una marcia in più (Rossi, Stoner e Lorenzo), alle loro spalle può davvero succedere di tutto. Sono molto fiducioso inoltre dopo aver visto la nuova Ducati in pista. Hanno lavorato molto bene questo inverno dandoci una moto molto competitiva.
Domanda : Negl’ultimi test, però, le cose non sono andate molto bene per voi ?
PC : Le due Ducati ufficiali erano nei primi tre posti e questo mi ha dato molta fiducia per questa lunga stagione, ma allo stesso tempo mi sono preoccupato avendo visto le nostre moto cosi lontane. Ho convocato immediatamente una riunione con i miei piloti dopo i test a Sepang per poter capire cosa fosse successo. Entrambi hanno detto di avere avuto qualche problema che ha compromesso il loro lavoro e ho visto nei loro occhi una gran voglia di dimostrare il proprio valore. Questi test in Qatar saranno sicuramente diversi.