Gara anomala quella di Moto2 a Brno che viene divisa in due a causa della pioggia, nella prima parte, che dura praticamente 7 giri, dopo un’ottima partenza di Miguel Oliveira, Mattia Pasini aggancia lo spagnolo e lo supera andandosi a prendere la testa del gruppo.
Dietro Pasini si scatena una bagarre a tre con Oliveira, Morbidelli e Bagnaia, e la spunta il pilota romano della EG 0,0 Marc VDS che va ad insidiare il 54 della Italtrans Racing Team fino a che non viene interrotta la gara, mentre dietro Oliveira e Pecco Bagnaia lottano per il podio.
Nelle retrovie solo un sussulto di Tom Luthi che passa Luca Marini e si avvicina (per modo di dire) al gruppone di testa.
Questa in sostanza la prima parte della gara, mentre la seconda parte, monca di 7 giri, comincia con Tom Luthi che parte a fionda e prende subito la testa del gruppo, seguito da Alex Marquez e Franco Morbidelli, ma è bagarre a 5-6 piloti e ne fa le spese Mattia Pasini che non finisce il primo giro finendo fuori pista.
Spettacolo nei primi due giri con i duelli tra Bagnaia e Marini che lottano alle spalle di Oliveira (3°) e tra Morbidelli e tutto il resto del gruppo. Il romano infatti finisce in mezzo al traffico e scende fino all’8° posto.
A tre giri dal termine Tom Luthi sembra ormai irraggiungibile, seguito alla distanza da Alex Marquez e Miguel Oliveira, mentre dalle retrovie sale Locatelli (11°) che si mette alle spalle di Brad Binder.
Luca Marini mantiene il 4° posto mentre Bagnaia perde posizioni e scende al 7° posto superato sia da Vierge che da Simone Corsi, sempre troppo lontano con oltre 2 secondi di ritardo su chi lo precede, Franco Morbidelli (8°).
Chiude la gara in scioltezza Thomas Luthi che si avvicina a Franco Morbidelli in classifica, secondo posto per Alex Marquez, seguito da Miguel Oliveira e da un ottimo Luca Marini che chiude quarto.
Nella top 10 troviamo anche Xavi Vierge (5°), Simone Corsi (6°), Francesco Bagnaia (7°), Franco Morbidelli (8°), Remy Gardner (9°) e l’esordiente Joe Roberts (10°).
Ben 4 italiani nelle prime 10 posizioni (anzi, nelle prime 8), ma rimane il senso della beffa per la caduta di Mattia Pasini che al 7° giro conduceva la gara, seguito da Franco Morbidelli, Miguel Oliveira e Francesco Bagnaia.