Quello che si è concluso la scorsa domenica con la terza vittoria stagionale di Andrea Dovizioso (Ducati Team) è l’undicesimo round della stagione 2017. Mancano sempre meno gare dunque al verdetto finale che ci consegnerà un campione del mondo. I contendenti restano gli stessi, anche se i distacchi variano di weekend in weekend, con la possibilità che in ogni nuovo appuntamento la situazione possa cambiare.
Questa la situazione in classifica generale:
- Marc Marquez (174);
- Andrea Dovizioso (158);
- Maverick Viñales (150);
- Valentino Rossi (141);
- Dani Pedrosa (139).
Per quel che riguarda la gara appena realizzatasi sul tracciato del Red Bull Ring, queste sono le valutazioni sulle prestazioni vistesi in pista.
Andrea Dovizioso, voto 10: scatta dalla prima fila e realizza un’ottima partenza. Indovina anche la scelta della gomma (morbida al posteriore) e gestisce bene la vita dello pneumatico nel corso della gara. Instaura un’entusiasmante bagarre con Marquez e ne esce vittorioso, conquistando la terza vittoria di stagione, recuperando 5 lunghezze in classifica generale e confermandosi in lizza per il titolo.
Marc Marquez, voto 9: al contrario di quanto fatto dal suo rivale per il gradino più alto del podio, monta la gomma più dura al posteriore. Scatta dalla pole position ma viene sopravanzato al via da Lorenzo che si porta in testa. Non si risparmia nella lotta agonistica affrontata insieme a Dovizioso e tenta il sorpasso anche all’ultima curva dell’ultimo giro, andando a finire lungo. Conclude la gara in seconda posizione dopo una gara al cardiopalma dimostrando di non voler ancora amministrare il vantaggio in classifica ma di provare il tutto per tutto ad ogni gara.
Dani Pedrosa, voto 8: è penalizzato dalla partenza dall’ottava casella. È dunque costretto alla rimonta mentre i piloti davanti siglano giri veloci. Non solo riuscirà ad inseguire e sopravanzare i rivali ma, approfittando dei sorpassi tra il duo di testa, si avvicina loro prepotentemente, salvo dover fare poi i conti con le energie spese per realizzare il recupero. Terzo gradino del podio per lui e qualche punto in classifica guadagnato sulla coppia Yamaha.
Jorge Lorenzo, voto 7,5: il numero 99 compie qualche altro passo in avanti. Scatta dalla terza casella della prima fila e si porta subito in testa, da dove non cederà la propria posizione per una decina di giri. All’undicesimo passaggio, a seguito di un errore commesso in fase di frenata, viene sopravanzato da Marquez e Dovizioso. Manterrà comunque a lungo la terza piazza, salvo dover fare poi i conti con la rimonta di Pedrosa e, da come si scoprirà in seguito, con la gestione del carburante. Quarta posizione a sei secondi dal vincitore per lui.
Johann Zarco, voto 7: quinta posizione per il due volte campione del mondo della Moto2. Yamaha soffre più delle principali Case avversarie in Austria ma lui taglia il traguardo davanti ai due piloti ufficiali e non molto lontano da Lorenzo.
Maverick Viñales, voto 6,5: in mattinata, nel warm-up, mostra un ritmo abbastanza interessante ma al pomeriggio tutto cambia, e non appare mai realmente in grado di recuperare terreno sui primi. Non riesce sul finale a tagliare il traguardo davanti al compagno di marca, Zarco, ma arriva a due decimi da quest’ultimo. Perde alcune lunghezze in classifica generale sia da Marquez che da Dovizioso.
Valentino Rossi, voto 6: parte meglio del team mate ma disputa una gara sottotono, commettendo anche un errore ed andando largo, taglierà il traguardo in settima posizione ad un secondo e mezzo dal proprio compagno di squadra. Un brutto colpo in ottica mondiale con 7 gare ancora da disputare ed un campionato imprevedibile.
Da sottolineare la prestazione del pilota collaudatore KTM, Mika Kallio, che completa la gara in piena top 10 e fa meglio dunque dei suoi compagni di squadra, nonché piloti ufficiali. Se Pol Espargaró infatti è costretto al ritiro per problemi meccanici che pregiudicano la sua gara, Bradley Smith taglia il traguardo in diciottesima piazza. Al pilota finlandese va dunque una più che piena sufficienza.
Ducati, voto 9: con i cambiamenti regolamentari avvenuti rispetto allo scorso anno, al Red Bull Ring la Casa di Borgo Panigale non ha potuto vantare questa volta un vantaggio importante nei confronti delle avversarie come quello della passata stagione. Honda dalla sua ha fatto grandi passi in avanti. Nonostante questo livellamento di prestazioni, Ducati riesce a bissare la vittoria dello scorso anno e a piazzare entrambi i piloti ufficiali nelle prime quattro posizioni, portando oltretutto 6 moto in zona punti.