Cinque pole potition, otto vittorie su 14 Gran Premi disputati e 21 punti di vantaggio su Tom Luthi, primo e unico inseguitore, queste le cifre di Franco Morbidelli, il predatore della Moto2 che con la vittoria di domenica al MotorLand ha messo una seria ipoteca sul titolo.
La gara è stata un “classico” alla Morbidelli, partenza aggressiva con il pilota romano che si mette in scia al capogruppo (Oliveira), per poi superarlo senza nemmeno dargli un giro di gioia. Pratica archiviata, ma la gara però è ben altra cosa. Il duello diventa tutto italiano a dieci giri dal termine, e i protagonisti sono Morbidelli e il riminese Mattia Pasini, veterano della Moto2 e autore quest’anno di qualcosa di straordinario come 4 pole position consecutive… non male per uno che non ne aveva mai fatte.
Il duello tra Pasini e Morbidelli è intenso e divertente, dieci giri di batti e ribatti con il leader della Moto2 che riesce, quasi di forza, ad aver ragione del connazionale solo alla fine, quando evidentemente il riminese non ne ha più per continuare.
Alla fine il podio avrà un bel doppio tricolore, che consolida sempre più Morbidelli come leader che si sta andando a conquistare il titolo iridato, e Pasini che con questo secondo posto si avvicina alla Top 5 (-6 da Bagnaia).
La Moto2 sta un po’ ritrovando quel filone di piloti italiani che negli ultimi anni sono stati quasi spazzati via dagli spagnoli. Morbidelli è solo la punta di un iceberg formato da giovani come Bagnaia, Marini e Baldassarri, e da “meno giovani” come i veterani Corsi e Pasini.
Forse il gap con gli spagnoli sta cominciando a diminuire?