La Superbike è giunta al proprio termine con l’appuntamento del Qatar, la cui programmazione è stata anticipata di un giorno rispetto a quanto accade usualmente. Il campione del mondo archivia altre due vittorie, confermandosi in maniera prepotente protagonista delle statistiche di tutti i tempi del campionato delle derivate di serie. Ottiene infatti 556 punti iridati e batte il record (552) detenuto precedentemente da Colin Edwards, campione del mondo 2000 e 2002.
Sul podio sale poi Chaz Davies che bissa il risultato di Gara 1 nonostante nella seconda manche abbia realizzato un’ottima partenza e si sia portato in testa alla corsa immediatamente, salvo rischiare grosso a seguito di un’imbarcata che lo ha portato a danneggiare col proprio corpo il parabrezza della propria Panigale R. Terza piazza per il britannico e uomo Yamaha Alex Lowes. Segue l’altro alfiere della Casa di Iwata Michael van der Mark, che, a differenza del resto dello schieramento, montava una gomma dalla mescola più morbida. Xavi Forés conclude la stagione con un ottimo quinto piazzamento e facendo dunque meglio del proprio compagno di marca Marco Melandri, sesto. Eugene Laverty porta la propria Aprilia in settima posizione, confermando il buon feeling della moto di Noale con la pista di Losail. Alle sua spalle Sylvain Guintoli in sella alla Kawasaki del Team Puccetti e Leon Camier, autore della propria ultima gara in sella alla Mv Agusta F4, che il prossimo anno sarà condotta in pista da Jordi Torres.
Zona punti anche per Roman Ramos, decimo, Raffaele De Rosa, undicesimo, Jake Gagne, dodicesimo, Alessandro Andreozzi, tredicesimo, Ondrej Jezek, quattordicesimo, e Roberto Rolfo, quindicesimo. Cadono e si ritirano Jordi Torres e Tom Sykes, mentre Lorenzo Savadori è costretto a sventolare bandiera bianca a seguito di un problema di natura elettronica. Davide Giugliano non prende parte alla corsa per problemi di salute.