Una settima assolutamente ricca di colpi di scena quella appena trascorsa per Jorge Lorenzo. Il futuro del cinque volte campione del mondo era stato oggetto di molte speculazioni negli ultimi tempi, in molti infatti avevano cercato di leggere tra le righe qualche indizio, qualcosa che facesse intendere cosa sarebbe accaduto nella prossima stagione. È proprio in questo scenario che si è aperto esattamente sette giorni fa il Gran Premio d’Italia su uno dei più bei tracciati del mondo, il Mugello.
In apertura di tale evento, al numero 99 è scappato detto che avrebbe continuato a correre per altre due stagioni e su di una moto competitiva. Se da una parte è stata dunque smentita la falsa notizia di un anno sabbatico o di un ipotetico ritiro, dall’altra sono invece aumentati i punti interrogativi. Ma tornando a quanto visto in pista durante lo scorso weekend, Lorenzo si mostra sin da subito competitivo in sella alla Ducati Desmosedici GP18 e, dopo dei turni di prove libere positivi, non tarda ad arrivare per lui un’ottima prima fila in qualifica. Sintomo questo di un ottimo feeling tra pilota, moto e pista. Che il connubio Lorenzo-Ducati possa concretizzare in gara quanto fatto vedere in prova? I presupposti ci sono tutti, non è però la prima volta che Jorge sembra avere il passo e le possibilità per ottenere un importante risultato o che riesce a scattare benissimo portandosi da subito davanti a tutti nelle prime tornate. Questa volta però la sensazione è che il pilota maiorchino sia tornato ad interpretare egregiamente il proprio ruolo, quello di dominatore. Così come gli abbiamo visto fare numerose volte in sella alla Yamaha M1, spesso anche sul circuito toscano (location di molti dei suoi successi), ha preso la testa della corsa sin dal via realizzando una partenza “alla Lorenzo”, e mantenendo la prima posizione per l’intera durata della gara. Ventitre giri in cui si è imposto, ha marcato la differenza sui propri rivali e ha dato prova di possedere un ritmo costante, “martellante”. Fatta eccezione ovviamente per il giro con partenza da fermo e gli ultimi tre passaggi prima dell’esposizione della bandiera a scacchi, il vincitore del Gran Premio d’Italia non si è mai scostato dal 1’48. Nella gara di casa per Ducati quindi, Jorge Lorenzo ed Andrea Dovizioso regalano al proprio pubblico un risultato senza precedenti. La Casa di Borgo Panigale sigla infatti un’inedita doppietta, migliorando il risultato ottenuto lo scorso anno con la vittoria del pilota forlivese. La soddisfazione nel box, soprattutto dal lato marchiato 99, è palese. Un duro lavoro da parte di squadra e pilota che ha finalmente avuto la propria ricompensa con il gradino più alto del podio; un risultato questo mancato in più di un’occasione nel corso della scorsa stagione, nonostante in alcune circostanze vi fossero state le condizioni per realizzarlo. Una vittoria che arriva dopo un anno e mezzo di digiuno e che ha quindi un sapore davvero particolare. È lo stesso Lorenzo ad inserirla tre le tre per lui più importanti, insieme alla prima nel Mondiale ottenuta in Brasile nel 2003, e la prima in MotoGP ad Estoril nel 2008.
A festeggiamenti conclusi, è bastato attendere solamente qualche giorno per avere l’ufficialità sul futuro del pluricampione baleare che si è assicurato per le prossime due stagioni una delle moto più competitive del lotto, un team di alto calibro ed un compagno di squadra con un palmarès che non necessita presentazioni. Alla notizia del “divorzio” tra Dani Pedrosa e Honda infatti ha fatto seguito l’annuncio del passaggio di Jorge Lorenzo in Honda. Dopo il lungo e fruttuoso rapporto durato nove anni con Yamaha, e l’ambiziosa sfida in Ducati, sembra essere arrivata per Lorenzo l’ora di provare ulteriori nuovi stimoli e confrontarsi con qualcos’altro.