Basta dare una rapida occhiata alle statistiche degli ultimi anni per capire che sul tracciato del Sachsenring, per quel che riguarda la lotta alla pole position, Marc Marquez (Repsol Honda Team) è pressoché imbattibile. Il pilota di Cervera infatti fa sua la nona consecutiva, andando a ritoccare il proprio record del 2015. Il crono di riferimento quest’oggi è pari a 1’20.270.
Danilo Petrucci (Alma Pramac Racing) riesce ad accaparrare la prima fila e si colloca in seconda posizione, davanti a Jorge Lorenzo, dopo essergli stato in scia durante la realizzazione del proprio miglior passaggio. Il numero 99 accusa solamente 57 millesimi di ritardo e andrà domani ad occupare la terza casella dello schieramento. Quarta piazza per Maverick Viñales (Movistar Yamaha MotoGP), quest’oggi miglior pilota Yamaha in pista; daranno il via alla gara appena dietro di lui Andrea Dovizioso (Ducati Team), più rapido di tutti in Q1, e Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP), per un totale di tre piloti italiani nelle prime sei posizioni. Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol) è una volta ancora il miglior pilota per quel che riguarda i team indipendenti e partirà domani dalla settima casella, dando le spalle ad Andrea Iannone (Team Suzuki Ecstar) ed Álvaro Bautista (Angel Nieto Team). Sono quindi quattro le Ducati presenti nei primi nove piazzamenti; sintomo quest’ultimo di un feeling tra la moto di Borgo Panigale e la pista tedesca in netto miglioramento. Quarta fila invece per Dani Pedrosa (Repsol Honda Team), che ad inizio weekend ha annunciato ufficialmente il proprio ritiro a fine stagione, Alex Rins (Team Suzuki Ecstar) e Takaaki Nakagami (LCR Honda Castrol), riuscito ad accedere al secondo turno di qualifiche.
La zona punti virtuale è poi completata da Johann Zarco (Monster Yamaha Tech3), Jack Miller (Alma Pramac Racing) e Pol Espargaró (Red Bull KTM Factory Racing). Aleix Espargaró (Aprilia Racing Team Gresini) viene invece penalizzato con una retrocessione di sei posizioni e scatterà dunque diciannovesimo. Il numero 41 infatti, nel corso della FP3, tiene un ritmo troppo lento pur essendo ancora in traiettoria e si rende dunque pericoloso col sopraggiungere di Marquez.