Quello che alla fine si temeva, ma che avevano capito anche i muri dei paddock, è divenuto realtà alle 17: la MotoGP non si disputerà a Silverstone, e nemmeno le gare di Moto2 e Moto3.
La storia che si materializza in questo week end inglese ha un che di paradossale, una tappa del Motomondiale salta per aria per colpa della pioggia, anzi no… per colpa dell’asfalto (nuovo!) installato sul circuito di Silverstone pochi mesi fa, a gennaio.
Alla fine dopo due, tre, quattro rinvii, ha prevalso la volontà dei piloti, ma soprattutto il buonsenso, perchè correre su un circuito dove nemmeno la safety car riuscita a tenere la traiettoria nelle curve, avrebbe voluto dire mandare al macello i piloti. E comunque, già una vittima c’è stata, il povero Tito Rabat che cade durante le prove (come molti altri) ma ha la sfortuna di venire investito dalla moto di Morbidelli, procurandosi una frattura scomposta di tibia e perone (il pilota è già stato operato e tutto è andato bene).
L’assurdità della vicenda è che i problemi di dell’asfalto inglese erano noti da tempo, non solo un drenaggio nullo, ma anche una serie di giunture che creavano dossi pericolosi, tanto che persino Lewis Hamilton in luglio definì la pista inglese “la peggiore sulla quale abbia mai corso”.
Silverstone salta, la MotoGP (il Motomondiale in toto anzi), avrà quindi una gara in meno in questa stagione, poichè è stato ritenuto impossibile spostare la gara a domani.
Ora bisognerà capire chi si caricherà la responsabilità di questa farsa, perchè è inammissibile che nel 2018 una gara debba saltare non per un nubifragio, ma per una semplice pioggia, che è caduta costantemente per alcune ore sul circuito, rendendolo una piscina.
Di certo il grosso della colpa verrà riversato sulla proprietà dell’impianto, poichè ribadiamo, il motivo dell’annullamento delle gare del Motomondiale non è la pioggià ma l’asfalto del circuito, che non era in grado di dranare in alcun modo l’acqua.
La responsabilità però non può non ricadere anche sull’organizzatore, e sulla MotoGP stessa, perchè gli strumenti per effettuare i controlli ci sono, tanto più che meno di due mesi fa, per motivi diversi ma sempre dovuti al pessimo asfalto, fu la Formula 1 a sollevare pesanti critiche su Silverstone.
Pausa forzata quindi, e testa al prossimo appuntamento del Motomondiale si terrà il 7-9 settembre al Misano World Circuit Marco Simoncelli per il Gran Premio del San Marino.