Il venticinquenne Marc Marquez (Repsol Honda Team) diventa quest’oggi il terzo pilota (a pari merito con Doohan) con più titoli iridati nella classe regina del Motomondiale. Sette stagioni lo hanno visto svettare su tutti (una in 125cc, una in Moto2 e cinque in MotoGP), sette volte il numero 93 è salito sul tetto del mondo.
È Andrea Dovizioso (Ducati Team) l’unico ad avere la possibilità di fermare il rivale sul cammino per il titolo e per la conquista del primo gradino del podio della gara giapponese. A meno di due tornate dall’esposizione della bandiera a scacchi però, il numero 04 scivola mentre sta tentando di riappropriarsi della prima posizione. Il pilota forlivese infatti tiene a lungo la testa della corsa, ma giunge al traguardo in diciottesima piazza dopo essere rientrato in pista. A questo punto la seconda posizione finisce nelle mani di Cal Crutchlow (LCR Honda Castrol), unico in grado di restare per diversi giri in contatto col duo di testa e ad avere un ritmo similare al loro nel corso di tutto il weekend. Terza piazza per Alex Rins (Team Suzuki Ecstar) che ha la peggio nel duello con il pilota britannico. Questo il podio del Gran Premio del Giappone. Quarta posizione per Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP) che accusa circa sei secondi e mezzo dal vincitore della gara; alle sue spalle tagliano il traguardo Álvaro Bautista (Angel Nieto Team), il protagonista della prima fila Johann Zarco (Monster Yamaha Tech3) e Maverick Viñales (Movistar Yamaha MotoGP). Dani Pedrosa (Repsol Honda Team), ottavo, completa la top 10 insieme a Danilo Petrucci (Alma Pramac Racing), scattato al via in quindicesima piazza, e Hafizh Syahrin (Monster Yamaha Tech3).
Buon piazzamento all’interno della zona punti anche per Franco Morbidelli (EG 0,0 Marc VDS), undicesimo. Bradley Smith (Red Bull KTM Factory Racing) in dodicesima posizione anticipa il proprio compagno di squadra Pol Espargaró, mentre la wild card e test rider Nakasuga (Yamaha) si colloca in quattordicesima piazza, andando ad anticipare sul traguardo Takaaki Nakagami (LCR Honda Castrol). Tra i ritirati di giornata troviamo Aleix Espargaró (Aprilia Racing Team Gresini) e Jack Miller (Alma Pramac Racing), partito dalla terza casella dello schieramento e caduto quando mancavano 14 giri al termine della corsa. Solo pochi istanti più tardi cade anche Karel Abraham (Angel Nieto Team). Non passa molto tempo ed è la volta di Andrea Iannone (Team Suzuki Ecstar) che scivola mentre è indaffarato in una lotta interna al team Suzuki.