Gioia e soddisfazione per la Casa di Iwata ed il campione del mondo 2013 Maverick Viñales (Movistar Yamaha MotoGP), che tornano alla vittoria a Phillip Island dopo un lungo periodo privo di grandi soddisfazioni agonistiche. Il pilota numero 25 nello specifico non tornava sul gradino più alto del podio dal Gran Premio di Francia 2017, mentre la M1 del Team Movistar Yamaha MotoGP non tagliava il traguardo per prima dal Gran Premio d’Olanda dello stesso anno.
Rivincita anche per Andrea Iannone (Team Suzuki Ecstar) che guadagna la medaglia d’argento e dimostra di avere un ottimo ritmo; viene rallentato nella bagarre ma nel corso degli ultimi giri riesce a prendere del margine dagli inseguitori e riduce anche il distacco dal vincitore, che a fine gara sarà pari ad un secondo e mezzo. Terzo piazzamento per Andrea Dovizioso (Ducati Team) che vince la lotta intestina del team ufficiale della Casa di Borgo Panigale; Álvaro Bautista, sceso in pista sulla GP18 come sostituto di Jorge Lorenzo, disputa un’ottima corsa e chiude in quarta posizione, tenendo ad una giusta distanza Alex Rins (Team Suzuki Ecstar), che recupera terreno sul gruppo che lo anticipa e sul finale riesce a sopravanzare Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP), sesto. Il pilota di casa Jack Miller (Alma Pramac Racing) si mostra decisamente arrembante, soprattutto nelle fasi iniziali, e resta all’interno del gruppo di testa per diversi passaggi; prende infine la bandiera a scacchi in settima piazza con oltre sei secondi e mezzo di svantaggio dal primo classificato. Da qui in poi il ritardo degli inseguitori dal protagonista principale della gara sale vertiginosamente sino a raggiungere i 21 secondi abbondanti. L’ottava piazza è di Franco Morbidelli (EG 0,0 Marc VDS) che si colloca in top 10, così come Aleix Espargaró (Aprilia Racing Team Gresini), nono, e Bradley Smith (Red Bull KTM Factory Racing), decimo.
Qualche altro mattoncino in classifica generale viene messo su anche da Karel Abraham (Angel Nieto Team), Danilo Petrucci (Alma Pramac Racing), scattato benissimo ma protagonista quasi subito di un’imbarcata che lo costringe ad andare lungo, Scott Redding (Aprilia Racing Team Gresini), Takaaki Nakagami (LCR Honda Castrol), autore anche lui di un “largo” nel corso delle fasi iniziali della corsa, e Xavier Simeon (Reale Avintia Racing). Brutto incidente tra Johann Zarco (Monster Yamaha Tech3) e Marc Marquez (Repsol Honda Team), nel quale appunto il pilota d’oltralpe tampona a 300 Km/h il campione del mondo. Il primo è vittima di un brutto hish-side, fortunatamente privo di conseguenze fisiche, il secondo si ritira per i danni riportati dalla moto. Abbandonano i giochi prematuramente anche Dani Pedrosa (Repsol Honda Team) e Hafizh Syahrin (Monster Yamaha Tech3), autori di una caduta, oltre a Pol Espargaró (Red Bull KTM Factory Racing), tornato al box per problemi tecnici.