Inizio col botto per il pilota Ducati Álvaro Bautista che, in sella alla propria Panigale V4 R, si colloca nuovamente in prima posizione; oltre alla vittoria di ieri infatti, si aggiudica la prima Superpole Race (gara sprint della durata di 10 giri che si disputa domenica mattina per la determinazione dello schieramento di Gara 2) della storia e soprattutto la seconda manche realizzatasi a Phillip Island. Anche quest’oggi il vantaggio è consistente (12 secondi).
Jackpot svuotato dunque per la coppia Kawasaki che si deve invece “accontentare” dei gradini più bassi del podio. Nello specifico il campione del mondo Jonathan Rea taglia il traguardo in seconda piazza, mentre Leon Haslam è terzo. Visto l’antipasto di questa stagione 2019, si direbbe che il duello agonistico tra i due piloti della ‘verdona’ sarà sempre più entusiasmante. Il duo motorizzato Yamaha e composto da Michael vd Mark ed Alex Lowes (giunti alla bandiera a scacchi in quest’ordine) restano anche quest’oggi giù dal podio ed accusano 4 secondi di ritardo dalla top 3. Marco Melandri non riesce a replicare quanto visto ieri e si ferma quest’oggi in sesta piazza, da dove dà le spalle al proprio ex compagno di squadra Chaz Davies, il quale, nonostante i tanti problemi riscontrati nel corso del weekend, migliora il risultato di ieri e salva il salvabile ottenendo una buona settima posizione. Top 10 anche per Sandro Cortese, a proprio agio con la sua Yamaha R1, Eugene Laverty e Leon Camier.
La zona punti vede poi al proprio interno anche Leandro Mercado, undicesimo, Markus Reiterberger, dodicesimo, Tom Sykes, tredicesimo e molto meno competitivo rispetto alla prima manche, Jordi Torres, quattordicesimo, ed il pilota nipponico Kiyonari. Michael Rinaldi è solamente sedicesimo, mentre si ritirano Ratzgatlioglu, Herfoss e Del Bianco.