Il pilota del team Rizla Suzuki, Álvaro Bautista, vuole continuare a dimostrare l’enorme potenziale che lui e la sua GSV-R hanno mostrato nelle ultime gare. Nell’ultima gara di Brno, prima dello sfortunato incidente a sei giri dalla fine, lo spagnolo era in lotta per chiudere tra i primi cinque. Bautista è concentrato e determinato a guadagnarsi una buona posizione nelle qualifiche di sabato pomeriggio, per avere così più chance di rimanere sin dalla partenza con il gruppetto dei piloti più veloci e dimostrare il potenziale suo e della Rizla Suzuki.
Indianapolis ospiterà una gara MotoGP per la quarta volta nella sua illustre storia. Il “Brickyard” è solitamente associato alla Ventiquattrore e al NASCAR, ma la gara delle due ruote è diventata in poco tempo un must della stagione del circuito. Il soprannome Brickyard è dovuto ai più di tre milioni di mattoni usati per coprire l’intera superficie, anche se ora ne rimane meno di un metro, sul rettilineo di partenza del circuito, lungo 4,216 km. Simbolo affascinante dei giorni perduti delle gare è ora noto semplicemente come “yard of Bricks”. Il circuito può ospitare più di 250.000 persone e questo week end è prevista una grande folla per la gara della MotoGP: gli appassionati non saranno intrattenuti solo dallo spettacolo in pista, ma anche da molti altri eventi fuori dalla pista, sia sul circuito che a Indianapolis. Sarà certamente una delle gare dell’anno.
La Rizla Suzuki scenderà in pista venerdì per due sessioni di prove libere, seguite da un’altra sessione di libere sabato mattina e dalla sessione di qualifiche nel pomeriggio. La gara di domenica (28 giri) partirà alle 14 ora locale: Bautista cercherà di aggiungere il suo nome alla storia del famoso circuito.
Álvaro Bautista
“Di sicuro nelle ultime gare abbiamo fatto dei grandi passi avanti con la GSV-R, ma c’è dell’altro da fare a Indianapolis. Dobbiamo capire il vero potenziale della moto e io devo migliorare le prestazioni nelle qualifiche. È difficile capire se possiamo competere con il gruppetto di piloti veloci se parto sempre in fondo alla griglia di partenza, perché mi serve molto tempo ed energia per raggiungerli. Ecco cosa vogliamo fare e se ci riusciremo capiremo il nostro vero potenziale. L’anno scorso a Indianapolis ho chiuso ottavo e so di poter fare di più con il pacchetto che abbiamo quest’anno. Spingerò al massimo dall’inizio e cercherò di sfruttare tutto il lavoro che abbiamo fatto nelle ultime gare per ottenere un buon risultato.”