Dopo aver conquistato a Brno il sospirato podio il pilota del Team San Carlo Honda Gresini Marco Simoncelli si presenterà sul mitico circuito dell’Indiana “supermotivato”.
Finalmente ha rotto il ghiaccio, ha concretizzato, con un risultato positivo, quanto di bello ha fatto vedere dal primo Gran Premio della stagione e che, per vari e diversi motivi, non era mai riuscito a realizzare. Sembrava un miraggio ma la costanza e la determinazione sua e del suo Team lo ha portato a centrare l’obiettivo.
Adesso per “Super Sic” liberatosi di questo peso diventerà tutto più semplice, l’ossessione di dover fare il risultato a tutti i costi non esiste più. Sul mitico circuito americano che celebra quest’anno il centenario della leggendaria “Indy 500” Marco Simoncelli vuole essere un protagonista. Lo scorso anno, ad Indianapolis, il debutto in MotoGP fu positivo ed in 250 conquistò la pole position nel 2008 prima dell’annullamento della gara a causa dell’uragano IKE e nel 2009 vinse davanti al suo attuale compagno di squadra Hiroshi Aoyama.
Il fascino dell’ Indianapolis Motor Speedway è incredibile e l’immensità delle tribune che in occasione della 500 Miglia automobilistica ospitano oltre 500.000 persone, lasciano senza fiato. In calendario dal 2008 il Gran Premio si è potuto disputare soltanto nel 2009 e 2010 perché nell’anno dell’esordio tutte le gare furono annullate a causa della forza devastante dell’uragano IKE.
Marco Simoncelli
“A Brno mi sono liberato di un peso sono salito sul podio per la prima volta nella MotoGP e per la trentesima volta nel motomondiale. E’ stata una grande soddisfazione dopo averlo inseguito fin dalla prima gara dell’anno e non averlo mai realizzato per vari motivi. Ci voleva e sono contento per me, per il Team, per la Honda e per tutte le persone che hanno creduto in me.
Questa sorta di incubo non c’è più e forse sarà tutto più facile in questa seconda parte della stagione. Sono carico, determinato e vado in America con lo spirito giusto e tanta voglia di continuare su questa strada. Indianapolis è una pista che fondamentalmente mi piace anche se faccio leggermente più fatica rispetto ai piloti più “leggeri” perché c’è una curva da prima all’ingresso del lunghissimo rettilineo che tecnicamente mi mette in difficoltà. Vedremo se riusciremo a risolvere questo problema ed a non soffrire troppo. Ad Indianapolis ho anche vinto in 250 nel 2009 ed ho fatto la pole nel 2008 quando hanno annullato la gara per l’uragano. Io ed il mio Team siamo motivati e quindi spero di continuare su questa strada. ”