Aprilia ha vissuto uno dei suoi momenti migliori in MotoGP dopo la pausa estiva della stagione 2023 in occasione del Gran Premio di Gran Bretagna. Il podio di Maverick Viñales, un terzo posto, nella sprint di sabato a Silverstone è stato solo il preludio a qualcosa di meglio: la vittoria di Aleix Espargaró nella gara lunga di domenica, la seconda per lui in carriera e per la Casa di Noale nella classe regina.
Tutto questo ha portato ottimismo alla casa italiana, ma il Gran Premio d’Austria è servito ad abbassare il livello generale. Già giovedì Aleix aveva avvertito che il Red Bull Ring era “la kryptonite” della RS-GP, cosa che è stata evidente in pista. Sia il pilota di Granollers che il suo compagno di squadra hanno faticato durante il fine settimana: per il #41, settimo il sabato e nono la domenica, mentre il #12 è stato rispettivamente ottavo e sesto.
Dopo il fine settimana, Espargaró ha riconosciuto tutte le complicazioni che ha incontrato a Spielberg, sia le sue che quelle della moto stessa, concordando con Viñales sul fatto che Aprilia deve migliorare il suo sistema di partenza, ad esempio. Ma ha anche commentato che l’attuale parità nella MotoGP significa che un cattivo circuito può causare la perdita di un marchio a causa della vicinanza di altri marchi.
La linea è molto sottile: c’è così tanta uguaglianza e tutto è così uniforme, che quando uno sbaglia un po’ o il circuito non è adatto a lui, si vede che le sei Ducati sono davanti. Questo circuito era la nostra kryptonite. È stato l’unico in cui nessuna delle Aprilia è stata competitiva. Negli altri circuiti, Maverick o io siamo sempre stati davanti”.
In linea con quanto l’Austria sia stata negativa per la squadra guidata da Massimo Rivola, Espargaró ha voluto criticare anche il Red Bull Ring, un circuito che ha sempre ricevuto commenti dai piloti della classe regina, soprattutto per la sua pericolosità o per incidenti come quello del 2020, che ha causato la comparsa della chicane sul secondo rettilineo.
“L’Austria è molto difficile. Non è un circuito, non so cosa sia. Sono tre rettilinei con cinque frenate brusche”, ha detto Aleix. Per lui, questa configurazione della pista non favorisce la filosofia della RS-GP: “Fermare la moto a zero e accelerare con la coppia che hanno la Ducati e la KTM… È molto difficile lottare contro di loro. È molto difficile lottare contro di loro. Ma ci deve essere un po’ di tutto. Dobbiamo lavorare, abbiamo preso dei buoni punti e andiamo a prenderne un altro”, ha concluso, pensando già al prossimo Gran Premio di Catalunya, la sua gara di casa.
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