Nel mondo del Superbike, l’anno 2024 si apre con uno sconvolgimento di alto profilo: Jonathan Rea, sei volte campione del mondo, abbandona la sua lunga partnership con Kawasaki per avventurarsi con Yamaha. Questa mossa audace mette Rea al centro dell’attenzione, soprattutto per l’eredità lasciata dal suo predecessore sulla R1, Toprak Razgatlioglu.
La prima esperienza di Rea con la Yamaha, nel novembre scorso, aveva già destato interesse, ma è nei recenti test di Jerez de la Frontera che il nordirlandese ha realmente brillato. Nonostante sia stato superato dal talentuoso rookie Nicolò Bulega, Rea ha sfiorato il record ufficiale del circuito, precedentemente stabilito con la sua Kawasaki. Questi risultati portano ottimismo nel team di Rea.
“Le mie sensazioni con la R1 sono davvero buone. Mi sono sentito a mio agio dalla prima volta che sono salito in sella a questa moto lo scorso novembre. Ho percepito quali sono i punti di forza di questa moto e quali sono invece le aree su cui dobbiamo lavorare”, ha detto Rea.
“In questo test abbiamo provato tante cose. Penso che ieri abbiamo fatto fatica a fare dei passi avanti dato che abbiamo provato tante cose su degli aspetti chiave, ma ieri sera i ragazzi sono riusciti ad analizzare tutti i dati e hanno capito come progredire. Stamattina le sensazioni sono state ottime da subito. Abbiamo fatto tanti giri, abbiamo imparato tanto e siamo contenti dei passi avanti fatti in vista del test in Portogallo”
Il pilota è visibilmente soddisfatto del pacchetto base sviluppato a Jerez: “C’è una direzione chiara che mi piace. Yamaha sta davvero lavorando a fondo dietro le quinte per far progredire il pacchetto e sono grato di far parte di questo contesto. A volte è dura fare il pilota dato che devi percorrere tanti giri, ma devi fornire dei feedback davvero chiari e precisi”.
“Sono parti importanti con cui probabilmente inizieremo l’anno e che diventeranno il nostro setup base, quindi il feedback è importante. Ho provato a fare del mio meglio per fornire delle informazioni accurate dato che quella di Portimao sarà una pista in cui riconfermeremo delle parti, ne riproveremo delle altre, ma dobbiamo essere molto chiari sul pacchetto con cui andremo in Australia”, ha concluso.
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