Loris Capirossi è stato l’emblema della squadra corse Ducati. La confessione su Valentino Rossi ha spiazzato i fan.
In un epoca spettacolare per i motori italiani Loris Capirossi ha rappresentato il valore aggiunto, in MotoGP, nelle battaglie tra Biaggi e Rossi. Loris debuttò in top class, insieme al Dottore, nel 2000. Il Corsaro aveva già provato e riprovato a laurearsi campione del mondo in classe 500, ma con la salita dalla 250 di due mastini con Rossi e Capirossi tutto diventò ancor più complesso.
I 3 centauri italiani godevano della fama di essere rivali dentro e fuori alla pista. Tra Max e Vale i rapporti non furono mai idilliaci. Tuttavia, l’ex centauro della Ducati era piuttosto pacifico. Rispettava, sicuramente, i numeri 1 indiscussi e, ai tempi, Valentino Rossi era già il predestinato del Motomondiale. Il centauro di Tavullia riuscì a piegare la resistenza del campione Kenny Roberts Junior, nel 2001, festeggiando il primo titolo con la Honda.
Il passaggio in HRC stese un red carpet al Dottore, mentre i concorrenti italiani continuavano ad essere in scia. Loris fu il primo nome sulla lista della casa di Borgo Panigale quando si seppe del clamoroso debutto in top class. Loris Capirossi è stato un uomo chiave nel percorso di crescita della casa di Borgo Panigale in MotoGP. Vinse, in sella alla Ducati Desmosedici, il primo Gran Premio della storia sul circuito di Catalogna.
Capirossi, sin da subito, trovò un feeling spettacolare con il mezzo. Non accadeva dal lontano 1976 che un pilota italiano vincesse un Gran Premio su una moto italiana nella top class. Si sarebbe divertito Loris sulla Ducati attuale e lo ha anche confessato in una intervista rilasciata al Corriere della Sera e riportata dai colleghi spagnoli di Motosan.es. Gli è andata, ugualmente, alla grande, vincendo lo storico primo titolo costruttori, nel 2007, al fianco di Casey Stoner.
Loris Capirossi e le battaglie con Valentino Rossi
Il numero 65 in tre annate occupò, stabilmente, le prime posizioni. Non potette nulla contro la regolarità e il talento del centauro di Tavullia. Dopo una prima stagione ottima in Ducati, gli appassionati sperarono in una repentina crescita della Rossa. Dopo anni di lavoro e il passaggio di campioni come Rossi, Lorenzo e Dovizioso, la Desmosedici è diventata la moto da battere. Ai tempi Loris potette solo applaudire il 9 volte iridato.
Capirossi ha dichiarato: “Se mi è mai capitato di provare invidia per Valentino, anche solo per un momento? No, mai. Valentino è stato semplicemente più bravo di me. Formidabile in pista e magari, a differenza mia, molto categorico nelle sue scelte. Cambiando team, scegliendo le persone che avrebbero collaborato con lui. Io ero più accomodante. È passato alle auto e smetterà di correre a 50, a 60 anni. Ha una passione, una vitalità senza fondo. Valentino è eterno“.
Parole che hanno un sapore dolcissimo per tutti i fan del Dottore. Loris è stato un ottimo rivale per una vita ma appese il casco al chiodo nel 2011. Il Dottore ha proseguito sino al 2021 e debutterà nel WEC all’età di 45 anni. Il centauro di Castel San Pietro Terme nutre solo un grande rispetto per il fenomeno di Tavullia.
I due sono in buoni rapporti. Oggi il numero 65 si sarebbe potuto laureare campione con la Rossa? “Di tanto in tanto me lo chiedo. Forse sono nato troppo presto. Penso che avere la Ducati di oggi ai miei tempi sarebbe stato molto divertente. Pazienza, mi è andata comunque bene“, ha chiosato il vincitore del campionato del mondo della classe 125 nel 1990 e nel 1991, e della classe 250 nel 1998.