Le moto naked sono tra le più ricercate tra gli appassionati. Grazie alla loro agilità e sportività senza compromessi possono regalare emozioni autentiche.
In un periodo storico dove sono le endurone a dominare la scena, i principali brand di due ruote offrono delle moto naked spettacolari. Il mercato delle scarenate è esploso con il lancio, in Italia, della Ducati Monster e si è allargato ad ogni latitudine. Il concetto di sportività oggi è legato alle naked e alle hypernaked che, in pista come fuori, consentono un uso più confortevole rispetto alle stradali.
A livello mondiale la Triumph Speed Triple, la KTM Duke, la MV Agusta Brutale, la Kawasaki Z, l’Honda Hornet col motorone della CBR della gen precedente hanno fatto impazzire milioni di fan. Le moto senza carena sono diventate il top di gamma, grazie ad un design semplice e cattivo allo stesso tempo.
Addio ai cupolini, protezioni varie e aerodinamiche estreme, bastava un motore a vista. Inizialmente nacquero come moto artigianali. La base era quella delle super sportive carenate che, con qualche modifica, diventavano naked.
I produttori giapponesi, con Suzuki in primis, hanno iniziato a lanciare diversi modelli che erano versioni spogliate delle loro ammiraglie stradali. Avevano preso la nomea di essere inaffidabili perché la potenza era quella delle sorelle carenate, offrendo una esperienza di guida più cruda ai centauri. Oggi, anche grazie ai designer della Ducati, le naked sono amatissime, puntando alla loro versatilità e a quel tocco di eleganza che non possono vantare le super sportive.
Le naked standard sono le più facili da guidare e rappresentano un’ottima scelta anche per coloro che non hanno una lunga esperienza. Vi suggeriremo alcuni modelli guidabili con patenti A2. Le streetfighter, invece, hanno uno stile aggressivo e potenze più elevate. Un’altra tipologia di moto naked è la café racer. Queste ultime sono perfette anche per le giungle urbane, perché sono più agili, leggere e dispongono di motori più piccoli.
Le migliori moto naked sul mercato
Partiamo dall’Italia e dalla iconica Aprilia Tuono 660. Si tratta della versione baby della sorella maggiore 1100. La scarenata della casa di Noale è tra le più divertenti sul mercato, grazie ad una potenza equilibrata, limitabile anche a 35 kW per chi ha la patente A2. Proseguiamo con una regina del mercato, la Benelli Tornado Naked Twin 500. Questa naked presenta 47,6 cavalli, 195 kg in ordine di marcia e ruote da 17”/17”. Dopo la TnT, la casa del Leoncino ha puntato forte sul look aggressivo della Tornado.
La prima naked della Bimota di nuova generazione, dopo l’ingresso di Kawasaki nel capitale sociale, si chiama KB4 RC. E’ un concentrato di tecnologia estrema, con 142 CV di potenza, sospensioni Öhlins e 194 kg totali in ordine di marcia. Volando in Germania troviamo la mitica BMW S 1000 R. In questo caso la potenza sale a 165 cavalli, garantendo performance anche in pista di altissimo profilo.
La regina del mercato continua a chiamarsi Ducati Monster 937. Con 111 cavalli e 188 kg sulla bilancia, la moto di Borgo Panigale ha creato un genere. Nella sua ultima serie ha cambiato pelle, abbandonando l’iconico telaio in traliccio, per un front in alluminio più leggero. L’elettronica è al top, impreziosita da un look elegante e sinuoso. Il cuore della Monster è un Testastretta 11° con ride-by-wire.
Ducati propone anche la Streetfighter V2 e le Streetfighter V4 / V4 S per coloro che vogliono sforare i 200 cavalli. Tra le giapponesi vi segnaliamo la futuristica Kawasaki Z H2 SE / SE Performance. Un bolide per manici autentici. Honda, Yamaha e Suzuki, in particolar modo con la GSX-S 1000, hanno provato a replicare al dominio della verdona.
Nella lista non possiamo non citarvi delle regine europee che hanno ammaliato gli appassionati. La KTM Duke ha entusiasmato per agilità, la MV Agusta Brutale rappresenta, sin dalla prima gen, il non plus ultra sotto tutti i punti di vista, mentre per un fascino britannico la regina è la Speed Triple della Triumph. La palla passa a voi, avete l’imbarazzo della scelta.