La MotoGP e la Superbike sono le classi più importanti del mondo delle due ruote. Ecco le sostanziali differenze tra le due categorie.
I fan del Motomondiale, solitamente, sono affascinati anche dalle azioni in pista dei centauri della Superbike. Per coloro che non hanno mai assistito alle sfide tra i migliori rider al mondo, vi consigliamo di sintonizzarvi sui nostri canali per tutti gli appuntamenti live della stagione. Il campionato 2024 di SBK è già iniziato nel segno della Ducati.
C’è grande attesa anche per scoprire l’evoluzione tecnica delle MotoGP nel 2024. Già nei primi test prestagionali è emerso lo strapotere della Desmosedici GP24. Come avrete intuito le due categorie più importanti del motociclismo sono dominate dalle Ducati. Nelle ultime due annate, in SBK, ha vinto Alvaro Bautista. Pecco Bagnaia, invece, ha fatto la differenza in sella alla Rossa in MotoGP, registrando un back to back che non era riuscito nemmeno a Casey Stoner.
Nel 2024, in Gara 1, a Philip Island ha vinto Nicolò Bulega, giovane centauro che si è imposto in sella ad una V2 Panigale nel campionato Supersport nella passata stagione. La casa di Borgo Panigale è riuscita a issarsi sul tetto del mondo, grazie a soluzioni tecniche geniali. I rider della MotoGP gareggiano su prototipi concepiti per la pista, senza una finalità produttiva. Si tratta di bolidi che presentano alette e proposte aerodinamiche che risulterebbero estreme sulle strade di tutti i giorni.
Le Superbike, invece, dovrebbero essere moto derivate da quelle di serie, ma negli ultimi anni hanno perso questa connotazione, esprimendo un potenziale mostruoso. I tecnici della Ducati hanno alzato l’asticella, apportando delle modifiche che hanno reso le V4 Panigale il punto di riferimento in pista. Le differenze prestazionali sono più così marcate come in passato.
In classe regina prima si correva con motori 500 di cilindrata. I motori delle MotoGP attuali sono 1.000 di cilindrata e raggiungono i 250 CV. Il punto di riferimento in pista, la Ducati Desmosedici, vanta un motore 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro. Sui rettilinei la top speed è superiore ai 360 km/h.
Nella Superbike c’è una maggiore elasticità. La cilindrata delle moto può essere 1000cc a quattro cilindri oppure 1200cc a due cilindri. Le moto presentano 220 / 230 cavalli e raggiungono i 320 – 330 km/h. Lo stile di guida risulta differente. Diversi centauri stagionati hanno trovato il successo, in una seconda fase di carriera, in SBK dopo essersi ritirati dalla MotoGP.
Dopo i turni di prove libere, i rider della top class hanno 1 ora di tempo per segnare il loro miglior tempo in qualifica. Dal 2023 sono state lanciate le Sprint Race ad ogni weekend, in stile Formula 1. La griglia rimane invariata tra SR e GP, accrescendo lo spettacolo in pista.
In Superbike, invece, la qualifica, divisa in quattro fasi, determina la griglia di partenza della Gara 1 del sabato e della Superpole Race del giorno successivo. I nove rider giunti a punti nella gara breve della domenica mattina sono anche i primi sulla griglia di partenza di Gara 2 della domenica pomeriggio. L’ordine dalla decima posizione in avanti, invece, è condizionato dal risultato della Superpole del sabato.
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