La MotoGP rappresenta il top per piloti, tecnici e meccanici con il pallino delle due ruote. Ecco come fanno a bere i rider.
I centauri più forti al mondo si sfidano in MotoGP per raggiungere risultati di assoluto spessore nella Hall of Fame. Per chi è cresciuto sulle minimoto non c’è nulla di più elettrizzante di scalare le gerarchie del Motomondiale per arrivare a correre nella classe regina. In passato per arrivare a gareggiare con i migliori al mondo, salvo eccezioni, occorreva una certa età e anche una base di esperienza nelle classi inferiori enorme.
I bolidi della top class, sprovvisti di elettronica, erano indomabili da ragazzi giovani senza una struttura fisica consolidata in anni di lavoro fuori e dentro la pista. Nel 2024 debutterà nella classe regina Pedro Acosta, dopo soli 3 anni in Moto3 e Moto2. Dopo aver vinto al debutto nella classe di lancio del Motomondiale, lo spagnolo ha avuto un anno di rodaggio nella classe di mezzo prima di vincere il titolo e ricevere la chiamata del Team GasGas, squadra satellite della KTM.
La sfida ai vertici della categoria è impressionante. I rider sono impegnati in 22 appuntamenti del calendario che sommati alle 22 Sprint Race, introdotte nel 2023, hanno reso infernale la vita dei centauri. Sono costretti ad allenarsi tantissimo anche nella fase di pausa dal campionato, durante l’inverno, per farsi trovare pronti al primo round del Mondiale.
Sono affiancati da personal trainer e nutrizionisti che curano, nel dettaglio, la loro routine. Per arrivare in alto, preparati sul piano fisico, sono già dei super atleti da ragazzini. C’è una predisposizione naturale alla velocità in sella alle moto ma sul piano dell’allenamento, solo attraverso il duro lavoro, si può rimanere al vertice per molti anni in MotoGP. Sapete quanto viene a costare un treno di gomme? La cifra vi lascerà senza parole.
Ecco la soluzione per bere in MotoGP
I rider affrontano dei weekend caldissimi in alcune zone del mondo. Per sopportare certi sacrifici alla guida, con tute pesanti, hanno la possibilità di bere durante i Gran Premi. Il dottor Massimo Corbascio a Inabottle.com, ha spiegato come funziona la soluzione. “Durante la corsa – ha spiegato il dottor Corbascio – alcuni centauri mettono all’interno della loro gobbina un serbatoio di mezzo litro d’acqua, collegato con una cannuccia al casco, grazie al quale quando si trovano in rettilineo riescono a bere, in modo tale da tenere le mucose sempre idratate e avere un certo sollievo. I piloti di F1, invece, hanno il loro serbatoio dietro la nuca all’interno dell’Hans, la specie di collare che evita che la testa sbatta contro il volante in caso di incidente”.
Il responsabile della Clinica Mobile Superbike e dal 2000 al 2005 e specialista sanitario per la tappa di Imola di Formula 1 ha spiegato che i rider devono anche trovare il momento ideale per bere nei rettilinei. Nei tratti misti, naturalmente, non è possibile rischiare.
Se non si è idratati in modo opportuno, con una frequenza cardiaca molto elevata sulla moto, si può soffrire di una calo di riflessi e lucidità. La possibilità di commettere errori si alzerebbe, vistosamente, senza l’acqua in circolo. Un tempo i centauri erano sprovvisti di una soluzione all’avanguardia.